Le elezioni che si sono tenute nel week end appena trascorso hanno confermato la voglia di rinnovamento degli elettori e la netta contestazione nei confronti degli ormai ex governati.
In Grecia, la gente si è espressa con un voto piuttosto frammentario, che ha premiato gli estremi dei vari schieramenti, portando ad una situazione dove la governabilità del paese è a rischio. Si paventa un nuovo ricorso alle urne, ma potrebbe accadere di tutto in un momento come questo. Ciò che emerge, è il rifiuto della politica di austerità imposta dall'Europa e sposata da Papandreu: un prezzo realmente troppo alto per i Greci, che potrebbero anche decidere di abbandonare la nave e veleggiare per proprio conto. Sarebbe una gran perdita per l'Europa, ma d'altro canto questo e quanto accade quando si tira troppo la corda, la gente non è più disposta a pagare per l'incapacità e l'avidità altrui.
In Francia è finalmente terminata l'era del marito di Carla Bruni. Il fautore della famigerata HADOPI lascerà l'Eliseo, e forse si ritirerà dalla vita politica. Farebbe solo bene. Il nano che voleva emulare Napoleone, ha terminato la propria parabola esattamente il 6 maggio, un giorno dopo quella del suo illustre predecessore. Non sentiremo certo la sua mancanza, la sua spocchia, l'arroganza, ma anche la sudditanza nei confronti delle lobby dell'intrattenimento che hanno portato alla creazione dell'agenzia HADOPI ed alla disciplina dei tre colpi, e e quell'ingenuo ritenersi all'altezza della Germania con la quale ha voluto stringere un patto economico d'acciaio, dal quale è rimasto egli stesso stritolato, e con lui tutti i Francesi. Da oggi, gli unici nani che vedremo, saranno quelli da giardino!
Il risultato più eclatante di questa tornata viene però dal land più settentrionale della Repubblica Federale di Germania, lo Schleswig Holstein, dove il cancelliere Angela Merkel ed il suo partito hanno mantenuto la prima posizione, pur senza ottenere la maggioranza del Parlamentino. Perdono i liberali alleati di coalizione, e le sinistre incalzano. I verdi hanno ottenuto un sorprendente 14% mentre i socialisti dell'Spd sono intorno al 30%. E qui casca l'asino, perché se i due schieramenti potrebbero risultare equivalenti, l'ago della bilancia potrebbe diventare il Partito Pirata, il cui risultato rispecchia grossomodo quello ottenuto a Berlino nel settembre 2011. La percentuale di consensi si aggira sull'8%, in grado di spostare l'ago della bilancia dall'una o dall'altra parte con una strategica alleanza. Il Partito Pirata in Germania fa proseliti, e va via via affermandosi ovunque. Non solo un voto di protesta, ma sono le idee, semplici e pratiche che piacciono alla gente comune, senza dimenticare l'attenzione al mondo dell'informazione ed alle nuove tecnologie, alla privacy ed al diritto d'autore. Alla faccia di un sistema di partiti decrepiti, costituito da zombie e mummie che tentano ancora di mantenere l'Europa in uno status quo che appartiene al passato. Speriamo di vedere presto il vessillo dei Pirati sventolare anche in Italia.
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