Morto Kim Jong Il presidente della Corea del Nord

Inviato da harvey lomax il Mar, 12/20/2011 - 18:31
Argomento
Alla fine se n'é andato. L'annuncio è stato dato dalla televisione nordcoreana, secondo cui sarebbe deceduto sabato 17 in seguito ad un infarto, dovuto al troppo lavoro. Qualcuno ironizza sul fatto che magari fosse impegnato in una seduta di bunga bunga, ma sono solo illazioni. Il caro Leader lascia una nazione intera in lacrime, a veder una diretta tv della sua salma omaggiata da sciami di persone, dai membri di partito ai normali cittadini, uniti in una sorta di Grande Fratello collettivo teso all'elaborazione del lutto. Secondo alcuni report, a Pyongyang in queste ore regna un'atmosfera irreale, dove sentimenti di commozione (vera o finta che sia) e rispetto, si mescolano ad incertezza, incredulità, e forse anche un po' di sollievo. Difficile comprendere i reali sentimenti di un popolo talmente isolato, assuefatto a decenni di regime, spesso completamente ignaro di quello che è il mondo all'esterno dei confini del paese. Una nazione dai molti volti, poverissima, ma sfarzosa nelle proprie pubbliche manifestazioni, nei monumenti, nelle piazze, nelle strade, sempre pulitissime ed ordinatissime. Un esercito enorme, ma con dotazioni non recentissime, che ancora base gran parte della propria forza sull'artiglieria, ma anche su commando ultra specializzati in grado di usare armi come hovercraft e siluri motorizzati, parenti dei nostrani maiali. Una nazione dove computer e cellulari praticamente non esistono, ma con un'elite di abilissimi hacker in grado di penetrare i network dei cugini del sud e dei principali rivali e causare gravi danni ai sistemi. Ricordiamo che la Corea del Nord ha sviluppato una propria distribuzione Linux chiamata 붉은 별 (Pulgyn Peulh oppure Bulg-eun Byeol), che significa Stella Vermiglia, e che pare produca in proprio dei computer per informatizzare il paese.

A Kim Jong Il succederà il terzogenito Kim Jong Un, il Leader Intelligente, come è stato soprannominato, senza nulle togliere ai precedenti leader, ovviamente... Il 28enne reggerà le sorti del paese coadiuvato da un comitato di cui fa parte Kim Kyong Hui, la sorella del Caro Leader. La successione era stata preparata da tempo, in teoria non dovrebbero esserci lotte interne al partito, anche perché l'annuncio ufficiale è già stato dato. Tuttavia in occidente non mancano le preoccupazioni. Giappone, Corea del Sud e Stati Uniti seguono attentamente l'evolversi della situazione, si teme per la stabilità geo politica dell'area, ma si attendono anche le prime mosse del nuovo presidente nordcoreano. In molti sperano in un'evoluzione democratica, in pochi ci credono.

Kim Jong Il è stato dittatore dal 1994. Con la minaccia atomica ha tenuto in scacco gli USA ed i suoi alleati, spesso spalleggiato dalla Repubblica Popolare Cinese, ha costruito un impero personale, forte del culto della personalità che nel corso dei decenni lo ha circondato. Tutto ciò a scapito di una popolazione povera e malnutrita, alla quale gli aiuti umanitari provenienti dall'estero venivano presentati come regali del regime, ed a cui le misere condizioni di vita venivano raccontate come conseguenza delle sanzioni volute dagli Stati Uniti. Per certi versi molto simile a Gheddafi, ha fatto una fine diversa, certo più onorevole, che lo ha però sottratto all'affetto dei propria cari alla tenera età di 69 anni. Noi della Gazzetta del Cadavere vogliamo ricordalo così, come nella foto sotto, rilassato in poltrona mentre sorseggia una birra e guarda Baywatch dopo una faticosa riuniune del Politburo...

Kim Jong Il guarda la tv