Argomento
Nel corso dell'operazione Secure Italy, gli agenti del Centro Nazionale Anticrimine Informatico hanno eseguito 32 perquisizioni, più una in Svizzera, denunciando 3 persone, tra cui una ragazza minorenne.
Secondo la Polizia delle Comunicazioni il coordinatore del gruppo sarebbe un italiano residente nel Canton Ticino. Al momento non è dato sapere se siano state sequestrate attrezzature informatiche, ma ciò è plausibile. La divisione italiana di Anonymous si era resa protagonista nei giorni scorsi di numerosi attacchi DDOS a siti riconducibili al governo ed ai sui esponenti, all'Agcom, a varie aziende il cui atteggiamento verso argomenti connessi ad internet è stato ritenuto censorio o comunque meritevole di una "punizione". I membri del gruppo coinvolti rischiano ora una causa civile per danni da parte delle aziende colpite.
Un duro colpo per la crew di hacker? Certo il mito dell'anonimato non è più tale per gli Anonymous italiani, ma mentre i media locali danno particolare enfasi all'operazione della polizia, lasciando intendere che nessuno può sfuggire al lungo braccio della legge, nel sottobosco della sono in tanti a ritenere che il gruppo agguantato non fosse effettivamente costituito da hacker particolarmente abili. Si tratterebbe di cosidetti scriptkiddies, per lo più, utenti con un certo grado di istruzione informatica ma che utilizzano script, programmi e codice fatto da altri per raggiungere i loro scopi. Strumento principale degli Anonymous, così come di LulzSec è infatti il LOIC, un programma utilizzato per sovraccaricare di richieste il sito web bersaglio. Inoltre le recenti azioni del gruppo sono state compiute con troppa enfasi, troppa foga, pubblicizzando il tutto su Twitter oltre che sui più riservati canali IRC, arrivando anche a pubblicizzare i propri canali radio e tv via internet. Troppo chiasso intorno ad un gruppo che deve agire nell'ombra! Non basta saper utilizzare un programmino ed avere un account su Twitter per essere un vero hacker. Al gruppo spetta comunque il merito di aver contribuito al risveglio delle coscenze dei cittadini italiani in rete, portandoli a conoscenza di ciò che in quei giorni stava accadendo, attraverso i propri manifesti, facendo circolare le informazioni. Certo il colpo inferto si farà sentire, tant'è che al momento i due account su Twitter, anonita e LulzSecITA, sono inattivi da circa 15 ore. Tuttavia Anonymous non è certo finito, ed anche la sezione italiana tornerà prima o panonops_liveoi a farsi sentire, magari con un po' più di accortezza. Sempre su Twitter, i canali anonops_live e anonops_ita rimangono per il momento attivi.
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