Anonymous torna a colpire, anche in Italia: Agcom KO

Inviato da harvey lomax il Mar, 06/28/2011 - 21:12
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Il gruppo di hacker Anonymous torna alla ribalta. Ancora non si è spenta l'eco del ritiro dalla scene del gruppo LulzSec, avvenuto pochi giorni fa, che già si registrano nuovi attacchi a siti presi di mira. I membri di LulzSec tra l'altro, pare siano rientrati in Anonymous, da cui si sarebbero separati per alcune divergenze. Oggi è toccato nuovamente a mastercard.com finire offline per circa tre ore a cuasa del solito attacco DDOS. La motivazione pare essere la stessa dei primi attacchi, ovvero il blocco dei conti di Wikileaks. Dal loro account Twitter si scopre poi che hanno rilasciato nuovi documenti riservati di diversi governi nell'ottica dell' operazione AntiSec, compartecipata a suo tempo da LulzSec, che mira nello specifico a scoprire documenti "scomodi" di governi, istituzioni e quant'altro. Infine hanno iniziato l'operazione Orlando a causa dell'arresto di alcuni membri dell'associazione Food Not Bombs che distribuivano cibo nella città di Orlando (Florida) a dei bisognosi, essendo privi della licenza per farlo. Il piatto più succoso della giornata però è almeno per l'Italia, Operation Italian Internet Freedom #nowebcensure: bersaglio www.agcom.it, l'Autorità Garante delle Comunicazioni. Il motivo è spiegato nel manifesto qui sotto: Operation Italian Internet Freedom (Nota: l'immagine originale è stata cancellata da internet, abbiamo reperito questa copia dal sito http://www.megalab.it) La vicenda riguardante Agcom, a cui ha dato risalto sia il blog di Scambioetico che un articolo su Repubblica.it è così riassunto dagli Anonymous: L’Agcom vorrebbe istituire una procedura veloce e puramente amministrativa di rimozione di contenuti online - si legge nella pagina dimostrativa dell'azione anonymous - considerati in violazione della legge sul diritto d’autore. L’Autorità potrebbe sia irrogare sanzioni pecuniarie molto ingenti a chi non eseguisse gli ordini di rimozione, sia ordinare agli Internet Service Provider di filtrare determinati siti web in modo da renderli irraggiungibili dall’Italia. Il tutto senza alcun coinvolgimento del sistema giudiziario In un articolo del Corriere della Sera di oggi si legge come l'Agcom commenti la vicenda rivendicando la completa trasparenza dei procedimenti adottati nel pieno rispetto dele regole democratiche. Peccato però che le rimostranze presentate da molte associazioni convogliate nell'iniziativa sito non raggiungibile, a cui anche la Gazzetta del Cadavere ha aderito, siano state bellamente ignorate. Così Anonymous ha colpito, e continuerà sicuramente a farlo, fino a quando la volontà del popolo non prevarrà su quella delle lobby politico economiche.