Il gruppo di hacker noto col nome di Anonymous, ha colpito nei giorni scorsi alcuni siti riconducibili al governo del Belpaese. Attraverso il classico attacco DDOS, sono stati colpiti diversi siti, alcuni dei quali resi temporaneamente non raggiungibili, nel corso di distinte operazioni che fanno comunque parte di un'unica grande protesta, chiamata #italianrevolution. Colpiti ilpopolodellaliberta.it, governoberlusconi.it, governo.it, camera.it, senato.it. Sembra che i primi due abbiano ceduto, mentre gli altri no, seppure con qualche difficoltà. Gli Anonymous sono partiti il 21 giugno scorso con l'operazione #opitaly Bunga Bunga, tesa a colpire sito riconducibili al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, spalleggiati anche dal gruppo LulzSec. Qui sotto il manifesto dell'operazione. Il 22 giugno è stata la volta di Operation Payback Italy, con bersaglio i siti governo.it, camera.it e senato.it Il 23 giugno il bersaglio è stato il sito www.leganord.org, ma le azioni continueranno nei prossimi giorni. Sia il gruppo Anonymous che LulzSec si sono resi protagonisti negli scorsi mesi di numerosi attacchi di vario tipo. I primi con DDOS, i secondi sfruttando falle per guadagnare l'accesso a diversi siti e database ed appropriandosi di dati sensibili. Le motivazioni degli attacchi sono descritte sui vari siti riconducibili al gruppo hacker, come http://anonops-ita.blogspot.com e da volantini come quello sopra, che oltre che sulle pagine web degli Anonymous compaiono spesso anche sulle homepage dei siti defacciati. Le forze dell'ordine di Gran Bretagna e Stati Uniti hanno arrestato dei sospetti, ma a causa della struttura dei gruppi, senza un capo, con un organizzazione a banco di sardine, è praticamente impossibile bloccarne le azioni. In risposta agli arresti, alcuni hacker si sono impadroniti di dati riguardanti le forze del'ordine, per poi pubblicarli.
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