FBI, due nuovi arresti per LulzSec

Inviato da harvey lomax il Mar, 09/27/2011 - 20:05
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Due presunti membri dl gruppo di hacktivisti LulzSec sono stati arrestati dall'FBI. Il primo, Cody Kretsinger, aka Recursion, di Phoenix in Arizona avrebbe utilizzato attacchi di tipo SQL injection per accedere a dati riservati del network di Sony, e non contento, avrebbe persino cancellato le prove delle sue malefatte dal proprio computer! Il secondo invece, Christopher Doyon di San Francisco, aka Neuron avrebbe partecipato ad attacchi DDOS sempre contro Sony. Questi ed altri arresti, sempre negli Stati Uniti, sono avvenuti la scorsa settimana. Secondo diversi report, l'FBI starebbe tentando di limitare i danni in vista delle operazioni in essere da parte di LulzSec ed Anonymous, alcune delle quali raggruppate sotto il nome Day Of Vengeance, Giorno della Vendetta. Una di queste operazioni prevede, in concomitanza con gli attivisti di altre nazioni, l'occupazione pacifica e non violenta delle borse, in special modo di Wall Street. Masse di individui si sono infatti radunate negli spazi antistanti la borsa di New York per protestare contro il sistema economico e le banche in particolare, accusate di aver provocato la crisi e di speculare sui piccoli risparmiatori. Anche Piazza Affari ha visto lo scorso 17 settembre l'adunanza di vari gruppi ed associazioni che si sono riuniti per discutere. Il Giorno della Vendetta è stato ideato come risposta all'esecuzione di Troy Davis, detenuto per omicidio, ed all'eccessivo uso della forza da parte della polizia newyorkese, che ha arrestato circa un centinaio di manifestanti. In un video si vede un poliziotto che spruzza alcune donne, che stavano solamente manifestando, con spray al peperoncino. L'uomo è stato poi circondato da altri manifestanti e malmenato. Nonostante l'evidente provocazione, il dipartimento di polizia ha riferito che non intende procedere disciplinarmente contro il poliziotto, e che solo la forza necessaria è stata utilizzata dai propri uomini. Tornando agli arresti effettuati dall'FBI, si è scoperto che ambedue gli arrestati avevano usufruito dei servizi gratuiti di VPN e proxy di una società inglese, HideMyAss!. I federali sono risaliti ad essa, ed hanno quindi richiesto ad una corte britannica di ordinare alla società di rivelare i dati inerenti gli attacchi. Cosa che si è puntualmente verificato, in quanto la società legalmente non poteva esimesi dall'esaudire gli ordini di un giudice. Ciò nonostante alcuni membri di Anonymous si sono scagliati contro la compagnia che aveva fornito i suddetti servizi, rea, a loro giudizio, di averli "traditi". HideMyAss! ha fatto sapere, tramite il proprio blog, che i propri servizi non vengono forniti per permettere agli utenti di compiere reati protetti dall'anonimato, e di essere comunque tenuta a soddisfare le richieste del giudice.