Yahoo sceglie il nuovo CEO

Inviato da harvey lomax il Gio, 01/05/2012 - 11:08
Argomento

E' Scott Thompson il nuovo CEO di Yahoo.

L'ex chief executive di PayPal succede a Carol Bartz, licenziata tempo fa a causa dei non brillanti risultati. Il CdA ha scelto Thompson, il cui compito sarà quello di riportare la compagnia, se non al lustro di una volta, almeno ad un livello accettabile. Soprattutto per gli azionisti, ai quali la strategia della Bartz non ha portato i frutti sperati. Dismissione di asset, licenziamenti, partnership che non hanno portato la liquidità sperata. Tutto ciò a fronte di un portfolio utenti che, nonostante tutto, è rimasto fedele, e che consta di uno zoccolo duro nel continente asiatico su cui si punta molto, in termini di advertising e marketing. Il compito del nuovo CEO sarà tutt'altro che facile: dovrà tentare di attrarre nuovi utenti allo scopo di incrementare gli incassi derivanti dalla pubblicità online, ma non è esclusa di dismissione di qualche altro asset, se non addirittura la vendita in toto della compagnia, qualora giungessero importanti offerte da compagnie come la Microsoft, che già aveva fatto dei tentativi in tal senso. Non importa come, ma le azioni della società di Sunnyvale dovranno risalire, ritornare ad essere appetibili per il mercato. Gli azionisti hanno poca pazienza, dopo gli insiccessi della passata gestione. Vogliono riguadagnare il terreno perduto, non importa come, ma non hanno intenzione di buttare altro denaro. Per questo hanno puntato su Scott Thompson, che in PayPal ha saputo andare al di là delle aspettative, incrementando business e numero di clienti. Certo il mondo delle transazioni online non è la stessa cosa che dirigere Yahoo; tuttavia qualcosa in comune potrebbe anche esserci. Si parla di pagamenti online su piattaforma mobile, un settore non ancora particolarmente sviluppato su cui la grande Y potrebbe puntare. A meno che non si intenda semplicemente preparare il terreno per una vendita della compagnia. Ipotesi quest'ultima da non scartare, visto l'atteggiamento degli azionisti che pare più che altro teso al rientro dei propri investimenti.