Argomento
Il partito delle camicie rosse, il Puea Thai - พรรคเพื่อไทย, si è aggiudicato le elezioni politiche thailandesi.
Con 265 seggi sui 500 dela camera bassa del parlamento, il partito della leader Yingluck Shinawatra, sorella di Thaksin Shinawatra, l'ex primo ministro in esilio, deposto con un golpe militare nel 2006, formerà una coalizione con altri quattro partiti minori, in modo tale da ssicurarsi 299 seggi. Il Partito Democratico che era al governo ha riconosciuto la sconfitta, ed anche i militari hanno fatto sapere di rispettare il risultato. Si spera che ciò porti alla fine dei conflitti politici che negli ultimi anni, dal colpo di stato che portò all'esilio di Thaksin Shinawatra, hanno causato numerosi scontri e quasi un centinaio di vittime. L'ex premier vene deposto per accuse di corruzione e peculato dai militari, con l'approvazione del sovrano. E' lecito supporre che il suo esilio sia in procinto di terminare. Anche senza occuparsi delle vicende giudiziali del fratello, Yingluck Shinawatra avrà comunque il suo da fare. Innanzitutto occorrerà formare il nuovo governo, poi guidare la nazione verso la pacificazione. Dovrà essere in grado di barcamenarsi fra le varie fazioni, prima fra tutte la potente casta dei militari. Ed a questo proposito c'è poi l'annosa questione dei continui scontri armati al confine con la Cambogia: ambedue le nazioni rivendicano infatti il possesso del tempio di Preah Vihear, patrimonio mondiale dell’Unesco, spaccato in due dal confine. Gli oppositori del nuovo primo ministro sono convinti che baderà più agli affari propri (e del fratello) che non agli interessi del paese; sono in molti a ritenere che col nuovo governo corruzione e conflitto d'interessi dilagheranno. Speriamo intanto che anche la censura sui media si allenti.
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