Argomento
www.sitononraggiungibile.it che doveva servire ad aggregare la protesta contro la delibera di Agcom di cui abbiamo parlato ieri è stato oggetto ieri di un violento attacco informatico, e risulta tutt'ora (10.40am) offline.Di seguito il comunicato ufficiale: Alle 14.30 di oggi 28 giugno Ignoti hanno portato a termine un pesante attacco informatico al sito www.sitononraggiungibile.it, fulcro della campagna di mobilitazione democratica sul web contro la Delibera AGCOM su diritto d’autore delle Associazioni ADICONSUM, ALTROCONSUMO, ASSONET, ASSOPROVIDER, rendendolo inaccessibile. L’attacco, tuttora in corso, è stato diretto principalmente verso la banca dati contenente le e mail delle migliaia di cittadini che hanno sottoscritto l’appello per la moratoria delle regole dell’AGCOM. I sistemi di difesa dei dati hanno retto, ma il sito è tutt’ora irraggiungibile Nelle stesse ore, il gruppo di hacker Anonymous aveva mandato offline il sito www.agcom.it per alcune ore. Coincidenza? Al momento non è dato sapere chi abbia attaccato www.sitononraggiungibile.it, ma è un dato di fatto che i due siti, e con essi gli hacker protagonisti dei due attacchi, si trovino su fronti antagonisti. Chi e perché abbia attaccato il sito dell'iniziativa popolare contro la censura sul web può essere al momento solo frutto di speculazioni. Una crew avversa agli Anonymous, col solo scopo di mettersi in mostra all'interno della faida degli hacker? Cracker in qualche modo incentivati da istituzioni o lobby che vogliono la delibera Agcom? O forse qualche infiltrato nei gruppi hacker che sta tentando, dietro input del palazzo, di gettare lo scompiglio e l'insicurezza tra i sostenitori di sitononoraggiungibile, tentando di disgregarne il fronte. Una tattica di guerriglia informatica ma anche psicologica, tesa ad insinuare il sospetto tra le varie correnti underground, ma che non può certo riuscire a mettere l'uno contro l'altro i vari gruppi ed associazioni che si sono pubblicamente schierati contro Agcom. Una cosa è certa, è stata colpita la testa dela protesta, il sito su cui essa doveva convogliare, quello che doveva raccogliere le firme della petizione. Il fatto che proprio questo e solo questo sito sia stato colpito, a fronte di quelli delle varie associazioni che partecipano alla protesta, come Agorà Digitale, Scambioetico, ecc, che sono tutt'ora online, e che non ci risultata al momento essere stati vittime di attacchi, ci lascia pensare ad un certo tipo di regia. Qualcuno con certi interessi, con una certa capacità organizzativa, in grado di utilizzare e coprire specifiche pedine, ovvero la manovalanza che ha compiuto l'incursione. Il fatto poi che abbiano tentato di impadronirsi degli indirizzi email di coloro i quali avevano già sottoscritto la petizione, a nostro giudizio confermerebbe il fatto che a qualcuno interessi conoscere i dati di chi sostiene la protesta. A noi questa pare una mossa tipica di un regime autoritario. Senza volere e potere puntare il dito contro un singolo, possiamo solo limitarci a descrivere le nostre impressioni. A voi riflettere e giudicare. NOTA Al momento potete inviare le vostre rimostranze nei confronti della delibera Agcom sul seguente sito: http://www.avaaz.org/it/it_internet_bavaglio Non pensate che si tratti della solita petizione del cavolo che non serve a niente, che tanto i potenti fanno sempre ciò che vogliono: lo fanno perché NOI lo permettiamo. Per una volta nelle vostre inutili vite, fate qualcosa di utile!!
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