Cina, le angurie esplodono

Inviato da harvey lomax il Mer, 05/18/2011 - 20:54
Argomento
Non bastavano le centrali nucleari, ora un nuovo incubo incombe sulle popolazioni dell'Estremo Oriente: le angurie esplosive! Il problema affligge molti contadini cinesi, che hanno pensato di essere più furbi degli altri, cospargendo i propri campi di cocomeri di sovrabbondanti dosi di forchlorfenuron, un potente fitoregolatore, ovvero un concime. Orbene, tale sostanza ha causato un disastro nel raccolto: i cocomeri, oltre ad avere un aspetto, un gusto ed una consistenza orribili, sono esplosi. Ciò è avvenuto nella provincia di Jiangsu, presso Danyang. I fattori sono stati costretti a dare in pasto ai pesci ed ai maiali i resti dei cocomeri, perdendo così raccolto e ricavi. Certo non sta bene gioire delle disgrazie altrui, ma in questo caso è una meritata conseguenza di un atto sconsiderato che è perpetrato ovunque nel paese. L'abuso di sostanze chimiche, talvolta anche illegali, su gran parte dei campi coltivati in Cina, senza alcun controllo, sta causando gravi danni ambientali, che nessuno prende in considerazione. Inoltre tali sostanze possono recare danni anche molto seri alla salute di animali e uomini. Purtroppo l'ignoranza, la cupidigia, ed anche un po', bisogna dirlo, la mentalità di molti Cinesi per cui il profitto è tutto, stanno portando, e porteranno a seri problemi per uomini ed ambiente. Sembra che vendere frutta e verdura cosparse di sostanze pericolose non sia un problema, come non lo era il latte in polvere con la colla oppure i tanti altri prodotti venduti ovunque senza controlli o quasi. In pratica si stanno suicidando da soli. Oppure è un nuovo metodo per regolare il numero di abitanti sul suolo cinese? Ad ogni modo il fenomeno delle angurie esplosive non è altro che l'ennesima aberrazione prodotta dall'uomo sulla natura. L'Italia, da sempre ultima in tutte le classifiche del mondo, è in questo caso invece all'avanguardia, sia nel controllo dei prodotti alimentari, che nella commercializzazione e coltivazione, attraverso tutta la filiera fino al banco del supermercato. Paradossalmente le norme che il nostro paese vuole (vorrebbe) attuare per il controllo dei prodotti alimentari, sono addirittura più severe di quelle europee, da sempre supine agli interessi delle grandi lobby. Un esempio ben noto è il divieto di coltivare prodotti OGM sul suolo italiano (divieto legiferato attraverso norme provinciali e regionali), che ha portato tempo fa alla distruzione del seminato di un campo in Veneto, in cui il fattore, sull'onda del facile guadagno, aveva deciso di ospitare una coltura geneticamente modificata. L'introduzione di sifatte colture infatti andrebbe prima o poi a contaminare il patrimonio genetico dei nostri prodotti tipici, modificandone nel tempo le proprietà. Poiché l'Italia fa dei propri prodotti alimentari il maggiore cavallo di battaglia, modificarne le proprietà sarebbe come darsi la zappa sul piede. Ciononostante, c'è sempre qualche furbo che non vede al di là delle proprie tasche. The Way of The Exploding Watermellon...
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