Anonymous bersaglia il sito del Governo

Inviato da harvey lomax il Lun, 02/07/2011 - 10:18
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Secondo l'agenzia ANSA, nella giornata di ieri il sito www.governo.it è stato attaccato dal celebre gruppo hacker Anonymous. Operation Italy, così lo avevano definito, era mirato a mettere fuori combattimento il sito a mezzo di un attacco DDOS, quindi senza l'intenzione di creare danni permanenti, ma solamente di renderlo inaccessibile. L'azione era stata annunciata già lo scorso 30 gennaio, e quindi le opportune contromisure erano già state prese; il sito ha resistito abbastanza, salvo qualche breve interruzione e rallentamenti. Il motivo che ha portato il collettivo Anonymous a bersagliare il sito del governo è riassunto nella seguente dichiarazione: Operation ItalyOperation Italy Il gruppo è costituito da cyber attivisti, e sono recentemetne saliti alla ribalta per una serie di azioni eclatanti, come gli attacchi DDOS ai siti di Visa e Mastercard (Operation Payback), in segno di protesta per aver sospeso la possibilità di inviare denaro al sito Wikileaks mediante le loro carte di credito. Da sempre sostenitori del sito di soffiate, sono spesso impegnati in attacchi contro i suoi nemici; hanno attaccato anche siti istituzionali di regimi dittatoriali ed antidemocratici come appunto quello dell'ex presidente tunisino e del presidente yemenita Ali Abdullah Saleh, nonché siti governativi in Egitto (Operazione Tahrir). Recentemente l'FBI ha eseguito quaranta mandati di perquisizione negli Stati Uniti alla ricerca dei membri della crew responsabili di Operation Payback, e grazie alla collaborazione internazionale con altre forze di polizia, cinque membri sono stati arrestati in Gran Bretagna. In risposta, il sito web http://www.hbgary.com/ dell'agenzia per la sicurezza HBGary Federal è stato bucato, riuscendo ad ottenere 50000 email ed accesso all'account su Twitter del CEO Aaron Barr, più documenti finanziari della società ed altro. Il motivo di tale accanimento nei confronti di Barr è stato l'articolo pubblicato dal Financial Times, in cui egli dichiarava di essere in possesso dei nomi di alcuni componenti chiavi del gruppo Anonymous, e di essere disposto a venderlo all'FBI. Il documento stesso è stato trafugato dagli hacker, il suo sito defacciato e l'account Twitter riempito di cinguettii denigranti. La maggior parte dei dettagli forniti nel documento, stando alle dichiarazione di uno degli hacker, non sarebbero corretti, come anche i nomi.