Argomento
Bank of America ha deciso di chiudere il conto corrente di Wikileaks.
La scusa addotta riguarda la possibilità che Wikileaks sia coinvolta in attività non conformi alle policy interne di Bank of America. La decisione dell'istituto segue quelle già in vigore di Paypal, Visa Europe e Mastercard, che già da tempo rifiutano le transazioni in favore del sito di soffiate. Dal proprio account su Twitter, Wikileaks ha quindi invitato chi possiede un conto corrente presso Bank of America a chiuderlo e spostare il proprio denaro verso un istituto più sicuro.
Il fondatore del sito, Julian Assange, aveva tempo fa rivelato di essere in possesso di numerosi gigabyte di dati riservati di Bank of America. Documenti che dovrebbero, secondo i proclami, essere pubblicati all'inizio del prossimo anno.
E' evidente che il palazzo stia facendo cartello per tentare di bloccare l'afflusso di denaro verso il sito, tattica utilizzata dai governi occidentali, USA in testa, per tentare di mettere un freno alle attività terroristiche di Al Qaeda. Ovvio che anche Wikileaks, come qualunque altra attività legale, necessiti di denaro per pagare le infrastrutture informatiche, il sito web, gli avvocati, i tecnici, ecc. Nonostante ciò, esistono comunque altri istituti bancari che accettano versamenti sul conto di Wikileaks.
I siti web di Mastercard e Visa erano stati oggetti, nelle passate settimane, di attacchi DDOS da parte del gruppo Anonymous che li avevano momentaneamente messi fuori uso. Lo scopo dichiarato era quello di manifestare il proprio dissenso nei confronti di quelle compagnie che si erano rifiutate di accettare versamenti sui conti di Wikileaks.
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