Argomento
Julian Assange, uno dei fondatori di Wikileaks, era ricercato in Svezia per due differenti capi d'accusa. Stupro e molestie perpetrate ai danni di due donne diverse, secondo quanto riferito dal tabloid svedese Expressen. Le agenzie di stampa ed i quotidiani online hanno affermato che la conferma è poi giunta da Karin Rosander, portavoce della procura che indagava sui presunti crimini. Secondo quanto riferito, il mandato sarebbe stato emesso la scorsa notte, e la procura riferisce di aver tentato inutilmente di contattare Assange. Tesi confutata da quest'ultimo, che attraverso Twitter ha affermato di aver appreso la notizia dal giornale e che nessuno ha tentato di mettersi in contatto. Il giornalista era stato in Svezia la settimana scorsa per lavoro. I due distinti episodi si riferirebbero a donne di età compresa fra i 20 ed i 30 anni, avvenuti in due luoghi diversi.
Assange ha smentito tutto, affermando che si tratta di un complotto ai suoi danni, uno sporco trucco perpetrato da nemici di Wikileaks nel tentativo di screditarlo o di limitarne le azioni. Tutta la vicenda appare come la trama di un film di spionaggio, una montatura ad hoc proprio mentre il sito si accinge a pubblicare altri 15.000 documenti sulla missione in Afghanistan. Questa è anche la tesi di Assange, che aggiunge di essersi aspettato il gioco sporco da parte dei suoi detrattori, e che ci si dovrebbe interrogare innanzitutto sul misterioso tempismo col quale queste accuse sono emerse.
Infatti mentre varie testate si affannavano a pubblicare la notizia, nel pomeriggio la stessa procura che aveva emesso l'ordine di cattura, lo ha annullato. Tutto falso. Accuse infondate. Viene ora da domandarsi chi è il mandante. Si può scegliere fra varie opzioni: Pentagono, CIA, FBI... Un tentativo forse maldestro, ma che ha dimostrato ancora una volta che Assange e Wikileaks sono molto scomodi, e che i loro nemici non si faranno certo scrupoli ad inventare storie fantastiche, usare sporchi trucchi e sistemi spionistici per raggiungere i propri biechi scopi. Ricordiamocelo per le prossime volte.
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