Bradley Manning, la talpa di Wikileaks, richia 52 anni di carcere

Inviato da harvey lomax il Ven, 07/16/2010 - 13:37
Argomento
Come sappiamo dai media, la talpa che fornì a Wikileaks il video dell'elicottero americano che aprì il fuoco ed uccise dei civili disarmati tra cui dei bambini ed un reporter dotato di teleobiettivo, è un soldato di nome Bradley Manning. Egli confessò più o meno candidamente ad un hacker che considerava suo amico, tale Adrian Lamo, di aver passata a Wikileaks il video ed altri scottanti documenti. L'hacker informò le autorità ed il soldato venne arrestato e detenuto in carcere in Kuwait, dal mese dei maggio per una trentina di giorni, fino a quando gli furono ufficialmente contestate le accuse. Verrà processato e rischia fino a 52 anni di reclusione. Il militare ha passato della documentazione riservata, protetta da segreto militare, mettendo in pericolo i colleghi di stanza in Afghanistan e la missione. Ciò secondo i suoi accusatori. E' quindi considerato una specie di spia, di traditore. Bradley Manning ha tuttavia messo in luce quello che che molti non ritengono una semplice "azione di guerra con vittime civili", ma un vero e proprio crimine, ovvero l'omicidio di civili disarmati che stavano solamente passeggiando e chiacchierando in un'area dove si combatte. Più o meno quanto fecero alcuni soldati americani in Vietnam, denunciando azioni criminose perpetrate da colleghi e superiori ai danni di civili. Non conosciamo le ragioni che hanno spinto Bradley Manning a compiere tale atto, se per interesse o per coscienza, o altro. Divulgare documenti militari può avere effetti catastrofici, ma talvolta non divulgarli può esserlo altrettanto. Ciò che appare certo è che un crimine sia stato commesso da parte dell'esercito nei confronti di persone innocenti, e che lo stesso esercito ha cercato di nascondersi, dando invece l'annuncio di un combattimento contro forze ostili. Il tutto sarebbe rimasto insabbiato senza la soffiata a Wikileaks. Nonostante molti fra l'opinione pubblica preferiscano far finta di non vedere, o trovare puerili giustificazioni nei confronti di questi atteggiamenti dei militari, c'è ancora chi dimostra di avere una coscienza civile, opponendosi con forza allo stato delle cose, denunciando e discutendo di ciò che accade e di ciò che viene nascosto. Bradley Manning è sicuramente colpevole di aver trafugato quei documenti ed averli trasmessi a Wikileaks, ma la sua colpa più grande è di essersi fidato di uno sprovveduto individuo che lo ha tradito a sua volta. Colpevole si, ma di aver denunciato un crimine.