Retata anti-bloggers a Cuba

Inviato da harvey lomax il Lun, 11/09/2009 - 12:25
Argomento
Yoani Sanchez, cubana autrice del famoso blog Generacion Y, ed altri colleghi bloggers, tutti invisi al regime, sono stati nei giorni passati rapiti e malmenati da individui presumibilmente facenti parte dei servizi segreti o della locale sezione delle Giovani Marmotte. Caricati a forza su delle automobili, i bloggers sono stati picchiati e minacciati, per poi essere scaricati come spazzatura su di una strada lontana dal luogo del sequestro. I rapiti hanno pensato che per loro fosse arrivata la fine. Come dar loro torto? Certo l'azione è stata orchestrata dal regime dittatoriale castrista, che mai ha tollerato le proteste e gli scritti di questi giovani che chiedono libertà e rispetto dei diritti umani. La Sanchez era già stata minacciata altre volte, così come i colleghi, è continuamente sorvegliata e si cerca in tutti i modi di limitarne la possibilità d'espressione. I bloggers riescono a pubblicare i propri scritti inviandoli per email ad amici residenti al di fuori del territorio cubano. Sino ad ora non si erano verificati, per quanto ne sappiamo, episodi di una tale violenza. Come interpretare la mossa degli sgherri di Fidel e Raul in questo momento? Forse un segnale d'apertura nei confronti del Presidente degli Stati Uniti Obama che si era mostrato più accondiscendente nei confronti della dittatura cubana nelle scorse settimane? I dittatori dell'isola dimostrano chiaramente di voler continuare a mantenere il potere accentrato nelle proprie mani, e di non essere inclini a concessioni. Ma fanno male costoro ad interpretare le aperture di Obama come un segnale di debolezza: il fronte interno anticastrista diviene via via più forte e consapevole dei propri mezzi. Omicidi e sequestri non lo fermeranno. Non fino a quando esisterano persone coraggiose come Yoani Sanchez ed i suoi colleghi.