Nuova strage a New York

Inviato da Anonimo (non verificato) il Gio, 12/27/2001 - 00:00
Argomento
Le vittime rinvenute orrendamente mutilate -New York- Presso lo zoo di Staten Island, un branco di cani selvaggi ha fatto strage di cervi, canguri, pappagalli ed altri animali. Orrendo lo spettacolo che gli inservienti si sono ritrovati dinnanzi: corpi smembrati, viscere sparpagliate per centinaia di migliaia di centimetri, marsupi scippati, ossa fracassate sull' asfalto, becchi strappati, e poi penne e piume impigliate nelle gabbie, tristo trofeo di un canino capo indiano. Uno spettacolo raccapricciante, che non vorremmo mai vedere, ma che guardiamo lo stesso. Tra le vittime anche un cucciolo di nome Balu, la cui lingua è stata ritrovata a tre isolati di distanza, ed un cobra dagli occhiali, a cui gli stessi occhiali sono stati rubati evidentemente da uno degli assassini. Chiunque vedesse un quattro zampe con degli occhiali, è invitato a contattare le autorità. Nel frattempo, non soddisfatti, i cani continuano le loro scorrerie, gettando nel panico la popolazione, come nel più classico dei film dell' orrore. Forse fra breve si dovrà ricorrere al coprifuoco, od a qualche altra restrizione, per tentare di arginare questa nuova ondata di violenza urbana. I marines comunque sono già stati allertati, mentre un corpo speciale di accalappiacani, superaddestrati e dotati delle più moderne tecnologie, si trovano già in zona, pronti all' azione: il loro motto è "Due zampe sono meglio di quattro!" Intanto un dubbio sorge spontaneo: come si comporteranno gli animalisti? Da un lato protesteranno vivacemente per la strage, incolpando di ciò le autorità, ma d'altro canto anche i cani hanno diritto di vivere e quindi di mangiare, non li si può certo affamare. E quindi? Una possibilità potrebbe essere quella di esercitare pressioni psicologiche sul capobranco affinchè i canidi si convertano al vegetarianesimo. Oppure si potrebbe tentare di convincerli a non mangiare ed a vivere d'amore. In ogni modo, tutti gli animali devono essere protetti.