Governo, Il Popolo dei Lemming, aka PdL causa la crisi. Nel nome del dio Berlusconi.

Inviato da harvey lomax il Dom, 09/29/2013 - 19:17
Argomento

E' finalmente crisi di governo. La attendevamo con trepidazione dalla fine del governo di Mario Monti, l'avevamo preventivata in seguito alla sentenza di condanna di Berlusconi, ed ora è finalmente arrivata. Ci voleva proprio una bella crisi dopo tanti mesi sonnolenti in cui il paese ha faticosamente tentato di riacquistare credibilità sul piano internazionale. Sforzi che prevediamo cadere nelle ortiche in breve tempo, forse riuscendo a salvare qualche striscia di terreno conquistata con la fatica e col sangue. E' bello vedere i nostri sforzi vanificati in un momento in cui le cose andavano meno peggio del solito, almeno sulla carta.

Silvio Berlusconi nel 2010
Silvio_Berlusconi_(2010)_cropped.jpeg
Di Ministry of the Presidency. Government of Spain, Attribution, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=17382050

Berlusconi ha chiesto ai ministri del proprio partito di dare le dimissioni, innescando così la crisi. Il motivo dichiarato è la mancata promulgazione di una norma intesa a stoppare l'aumento dell'IVA di un punto percentuale. Provvedimento che, teniamo a sottolineare, era allo studio in questi giorni e che doveva entrare nelle aule del Parlamento a breve, ma che è stato stoppato ai primi sentori di mal di pancia da parte del PdL, a causa della questione inerente la decadenza di Berlusconi dalla carica di parlamentare. Fatto che a questo punto appare più che mai plausibile, vista l'impossibilità da parte del suo partito di ricattare ulteriormente l'ex partner di governo, il PD.
L'aspetto inquietante in tutto ciò è la continua ostinazione dei berlusconiani a voler negare l'evidenza dei fatti, ovvero che la crisi altro non è che una vendetta anticipata per il voto in commissione del Senato sulla decadenza del leader della coalizione di destra. Qualunque babbeo lo capirebbe, e lo sanno anche i simpatizzanti del PdL, nonostante in molti continuino a negare, accecati dal culto del loro leader.
Perché è ormai chiaro a tutti che il PdL non è più un partito, ma un califfato con a capo un individuo che non permette difformità di opinioni rispetto alle proprie linee guida, e chi non ci sta è fuori, in un modo o nell'altro. Anni fa toccò a Fini ed ai suoi, poi il partito perse La Russa e Giorgia Meloni, ma è lapalissiano che i più preferiscano uniformarsi al culto supremo piuttosto che rischiare una deriva ricca di incognite. Le scene a cui abbiamo assistito in questi mesi rasentano il fanatismo religioso, siamo dinnanzi ad un gruppo di individui infatuati della propria divinità, ciechi rispetto alla realtà, che offrono la propria obbedienza incondizionata solo per il piacere di servire il Leader. Per poi trarne dei vantaggi ovviamente. Fortunatamente non è così per tutti i membri e simpatizzanti del PdL, non sarebbe giusto fare di tutta l'erba un fascio. Sono convinto che ci siano anche persone che si riconoscano in quell'area perché convinti della giustezza di quelle idee, ma che non si lasciano abbacinare dall'alone di misticismo religioso che il partito ha conferito a Berlusconi, persone che non hanno votato per il PdL soltanto per non votare a sinistra. Ebbene, per tali soggetti, io nutro un'autentica compassione. Sono stati ammaliati, convinti, e poi ingannati, disillusi, traditi da coloro i quali hanno anteposto i problemi di un unico individuo agli interessi della nazione.
by ~Wosiu1989 for DeviantARTLa chimera politica scaturita dall'alleanza fra i due maggiori partiti tradizionali non è mai piaciuta a nessuno, ma ci si era finalmente convinti che l'immobilismo avrebbe costituito il male peggiore in un momento in cui serviva, ed ancora serve, innanzitutto stabilità politica, come ribattuto dal Presidente Napolitano. Invece, ancora una volta, qualcuno ha voluto riportare tutto alla sfera di interessi di un singolo. Non solo, ma si continua a sventolare agli Italiani che ciò che è stato fatto, lo si è fatto per il loro bene; solo una medusa priva di cervello ci può credere, perché è evidente, chiaro oltre ogni limite, lapalissiano sino agli estremi del cosmo che non è così. Persino alcuni degli esponenti del governo Letta appartenenti al partito di Berlusconi non si sono riconosciuti nell'atteggiamento del partito. Partito che fra l'altro aveva sino ad ora dettato l'agenda del governo: prima l'abolizione dell'IMU, poi lo stop all'aumento del'IVA, due elementi del programma di governo del PdL. Senonché Letta ed i suoi avevano principalmente un compito: cambiare l'orrenda attuale legge elettorale. Cosa che dopo 8 mesi ancora non è stata nemmeno presa in considerazione, perché i programmi del PdL dovevano avere la precedenza, altrimenti avrebbero fatto cadere il governo. Gli Italiani hanno resistito all'IMU già una prima volta, e visto che in un modo o nell'altro i soldi li vanno sempre a chiedere ai cittadini, mantenerla non avrebbe fatto poi tanta differenza; l'abolizione dell'IMU significa solo spostare la tassazione altrove (TARSU, consumi, ecc), cosa che si verificherà puntualmente. Ora ci ritroviamo senza governo, con una legge elettorale ignobile e con gli indicatori economi che tornano a mostrare sfiducia nella nostra economia. Se qualche timido miglioramento si era visto nelle ultime settimane, ora tutto torna in gioco, e rischiamo di buttare all'aria 8 mesi. Di tutto ciò dobbiamo ringraziare Berlusconi ed il PdL, senza se e senza ma. Gli adepti del culto di Silvio ritengono che in Italia debba esistere qualcuno che sia al di sopra della legge e che possa fare qualunque cosa impunemente, e piuttosto che usare il proprio cervello per pensare, preferiscono che il loro Leader lo faccia al loro posto (come purtroppo spesso capita in Italia). Berlusconi ha chiesto al proprio popolo di lemming di buttarsi dalla scogliera, e l'ordine è stato eseguito. L'unico problema è che questi lemming spesso altro non sono che zombie politici che come nei film di Romero, ritornano per contagiare gli esseri umani con la loro cieca idolatria. E qualcuno ci casca sempre. Dal milione di posti di lavoro, alle grandi opere, ai pareggi di bilancio finti, alle riforme, per finire con le vicende giudiziarie. Sia chiaro, non è l'unico, e vi sono innumerevoli esempi anche negli altri partiti. Tuttavia non si può sempre far finta di niente, accettare tutto passivamente perché tanto in Italia le cose funzionano così.  Chi la pensa in questo modo, non è degno di porgere il proprio sguardo sul nostro sacro Tricolore, né è tanto meno degno di considerarsi un uomo.

Qui c'è un uomo condannato con sentenza definitiva (giusta o sbagliata, non entro nel merito in questo momento), e delle leggi votate dal Parlamento di cui egli stesso fa parte con i suoi adepti. C'è soltanto una cosa da fare, la stessa che qualunque altra nazione avrebbe fatto, Cina compresa (cfr: processo Bo Xilai), senza attaccarsi a giudici comunisti, complotti giacobini, attacchi alieni, volontà divine. Applicare la legge, punto e basta. E se il Popolo dei Lemming non è in grado di sopravvivere senza la propria divinità, che vada incontro alla propria estinzione. Per un nuovo miracolo italiano.