La polizia di Vancouver ha annunciato oggi il ritrovamento dell'ennesimo piede mozzato. Si tratta dell'undicesimo, infilato anche in questo caso, all'interno di una scarpa da ginnastica. Il resto umano è stato rinvenuto da un passante, e subito sono scattate le indagini in zona, nella speranza di ritrovare qualche utile indizio. Inutile dire che anche questa volta le forze dell'ordine brancolano nel buio. Ultimamente sono apparse nuove ipotesi, tra cui quella che possa trattarsi di vittime dello tsunami del 2006, o di esecuzioni mafiose. Altra ipotesi è che si tratti di clandestini vittime di naufragi, ma la più recente riferisce della possibilità che i resti umani siano stati trasportati presso la baia dalle correnti dei fiumi che lì affluiscono; pertanto le ricerche sarebbero da effettuarsi nell'entroterra, piuttosto che sulla costa. Fantasiose, plausibili, incredibili, le ipotesi si susseguono. Ancora una volta, ribadiamo l'impressione secondo la quale dietro a tutto potrebbe esserci un maniaco piedofilo, un feticista della scarpa da ginnastica, qualcuno magari affetto da un complesso derivante dalla mancanza di scarpe da ginnastica durante la propria infanzia. Oppure potrebbe trattarsi di uno spietato killer pagato dalle lobby delle scarpe di marca per spingere i clienti a cessare l'acquisto di scarpe tarocche. La mafia delle calzature è spietata. Soprattutto con chi tiene il piede in due scarpe...
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