Hp getta la spugna su WebOS

Inviato da harvey lomax il Gio, 08/25/2011 - 21:31
Argomento
Palm!In questi giorni HP, la maggior produttrice di computer al mondo, ha annunciato l'intenzione di rinunciare a tablet e smartphone basati sul sistema operativo WebOS, ottenuto con l'acquisizione di Palm per 1,2 miliardi di dollari. Il fiasco del TouchPad, deve aver dato il colpo di grazia ai sogni di gloria di HP, ed ora WebOS sarà forse destinato a dispositivi come stampanti online e simili. Una fine piuttosto ingloriosa per il povero sistema operativo creato da Palm. purtroppo, sin dall'inizio dell'operazione, qualcuno aveva manifestato delle perplessità in proposito: Noi in primis, ma anche qualcuno a Wallstreet. L'impressione che abbiamo al momento pè che l'azienda americana, nonostante proclami di puntare ancora su WebOS e di voler continuare a svilupparlo, non sappia più cosa farsene. Sistemi operativi per stampanti, lavatrici e macchine per il caffè, non ci pare un business tale da poter richiamare milioni di clienti ed aziende, tanto più che se un software nasce per fare una certa cosa, indirizzarlo verso altri lidi si dimostra sempre un fiasco, vedi Internet Explorer che da browser è diventato il taumaturgo di Windows, finendo col divenire un software che fa tutto, ma male. Analogamente un sistema operativo per dispositivi palmari che finisca su stampanti o magari anche elettrodomestici, automobili o qualunque altra cosa non ci attirerebbe minimamente. Sono altre le industrie e le soluzioni che il mercato offre da tempo e che in caso sarebbero da prendere in considerazione. Si parla di una possibile alternativa all'alleanza Google Motorola, qualora il sistema operativo venisse offerto come alternativa gratuita a qualche produttore di smartphone e dispositivi mobili, ma chi? Certo non Apple, non Samsung, non Nokia, per le quali le soluzioni abbondano. Forse una possibilità sarebbe quella di guardare al mercato cinese, dove l'utente è meno esigente in termini di brand, WebOS potrebbe forse costituire una soluzione, magari a basso costo, per prodotti destinati al mercato interno. Siamo altresì convinti che difficilmente quelli di HP ci penseranno. Alcuni sviluppatori di WebOS hanno già iniziato ad abbandonare la barca, migrando verso i più sicuri lidi Microsoft. Le sorprese non s fermano però qui: l'azienda statunitense pare intenzionata a scorporare la divisione che si occupa della produzione dei pc, concentrandosi su software e cloud computing, grazie alla recente acquisizione di Autonomy, un'azienda specializzata in questo settore. I guadagni nel reparto hardware pare non siano così lusinghieri, forse complice anche la crisi, ma anche le altre maggiori case di produzione non navigano in acque particolarmente floride, Apple esclusa, per la quale il discorso è diverso, essendo il marchio piuttosto attraente dal punto di vista estetico e modaiolo; sulla qualità dei prodotti, provenendo i componenti tutti dalle fabbriche Foxconn, la differenza non dovrebbe essere oltremodo rilevante. A questo punto una valutazione sull'operato di HP volgiamo farla. Ultimamente ci sembra che ci si faccia prendere un po' troppo la mano buttandosi in business avulsi alla storia dell'azienda. Buttarsi a capofitto su Palm è stato un errore, così come pensare di poter competere con Apple sul suo stesso terreno senza proporre alcunché di innovativo. Ciò non toglie che WebOS fosse, e magari possa ancora essere, un valido prodotto. Il problema di base è però, come sfruttarlo al meglio. HP non lo ha compreso, e le ultime notizie ne sono la prova inconfutabile. Per avere successo ne mondo degli affari non bastano i soldi, comprare azioni ed assimilare i possibili concorrenti. Ci vuole anche cervello, inventiva, consapevolezza e lungimiranza. Cose che, bisogna ammetterlo, Apple per esempio ha dimostrato di avere, ed HP no. Come diceva Filo Sganga: Gli affari sono affari