Argomento
Che le agenzie statunitensi avessero una smoderata passione per lo spionaggio incondizionato è un fatto risaputo.
Ora il sito CNET ha pubblicato un articolo in cui si rivela che l'FBI sta tentando di far passare al Congresso una legge per l'inserimento di una backdoor (porta segreta d'accesso) nei software più utilizzati, e sta facendo pressione anche sui giganti IT affinché supportino tale allucinante proposta. tra le aziende interessante c'è ovviamente Microsoft, il cui sistema operativo smise improvvisamente di funzionare sui computer in Iraq all'indomani dell'invasione delle truppe NATO. Poi vi sono anche Facebook, Skype (ora di Microsoft) e tutte le compagnie occidentali proprietarie di programmi di social networking ed instant messaging (a titolo d'esempio, Yahoo Messenger, MSN, Hotmail, Gtalk). Secondo il sito, l'FBI avrebbe già incontrato segretamente i rappresentanti di tali aziende. Al momento è ovviamente già possibile intercettare le comunicazioni telefoniche, ma ora si è paventata l'esigenza di poter fare lo stesso anche con la fonia su IP, le email e quant'altro. Per tale motivo, secondo il Bureau, occorre estendere quanto già previsto dal Communications Assistance for Law Enforcement Act, del 1994, che nel 2004 fu esteso anche ai provider internet, anche ai servizi VOIP come Skype ed altri. A tal proposito, pare che ultimamente Microsoft stia mettendo mano all'infrastruttura di Skype. Ufficialmente si parla di miglioramenti, ma la tempistica lascia più che qualche sospetto, soprattutto perché parliamo di un'azienda da sempre prona alle richieste del proprio governo, o chi per esso. Si è scoperto che la struttura decentralizzata del network sta lentamente mutando; i nodi su cui transita la comunicazione, sono diminuiti drasticamente, e non vengono più selezionati casualmente dal protocollo stesso di Skype. Tali nodi, precedentemente costituiti da client scelti casualmente, con un'appropriata capacità di calcolo, sono ora computer dedicati, ospitati in data center della Microsoft. In tal modo, essa ha la possibilità di dirigere a piacimento i flussi di dati fra nodi e client, e soprattutto ha la chiave crittografica master che serve per decrittare la comunicazione fra un client e l'altro. Una vera pacchia per FBI e le altre agenzie per la sicurezza made in USA. Da notare comunque che in questo modo gli USA sarebbero gli unici beneficiari, mentre i servizi segreti europei o comunque occidentali rimarrebbero all'asciutto, anche nel caso di indagini sul proprio territorio, a meno di una richiesta internazionale, che d'altro canto consentirebbe all'FBI di conoscere motivazioni e contenuto delle intercettazioni richieste. Ed a questo punto si pone il problema dello spionaggio internazionale: gli USA avrebbero nelle mani un ulteriore strumento per fare le scarpe agli amici europei, indiani, giapponesi, brasiliani, ecc. E' vero che un'azienda privata dovrebbe rispondere in primis a logiche di tipo commerciale, tant'è che tempo fa Skype aveva rifiutato di collaborare con le autorità indiane e tedesche che avevano richiesto la possibilità di controllare le comunicazioni sul suo network; tuttavia quando si parla di Microsoft le cose cambiano, in quanto si tratta di uno dei maggiori fornitori di tecnologia del governo USA, con commesse miliardarie ed una proficua collaborazione che, di fatto, incentiva il monopolio sui sistemi operativi per pc.
Fortunatamente al morboso voyeurismo di FBI e soci c'è un rimedio: l'utilizzo di software libero ed open source. Più sicuro, perché il codice è aperto, quindi visibile e controllabile da tutti; in altre parole, se qualcuno infilasse del codice malevolo all'interno di un qualunque software, che comunque viene controllato e vagliato continuamente da una moltitudine di persone, programmatori, sviluppatori, volontari membri delle varie comunità di sviluppo, verrebbe ben presto scoperto. Pertanto è quasi impossibile che ciò accada. Tra i sistemi operativi aperti vi sono quelli basati su kernel Linux o BSD (oltre ad essere a codice aperto sono quasi sempre gratuiti), tra i sistemi di instant messaging vi sono quelli che utilizzano il protocollo XMPP (jabber) e tra i sitemi VOIP, che utilizzano il protocollo SIP (che nulla ha a che vedere con l'omonima ex società dei telefoni italiana), abbiamo ad esempio Ekiga, Linphone, Kphone, SFLphone. Questi sistemi operativi e programmi sono quasi tutti gratuiti, basta controllare la licenza, e se non lo sono esistono comunque delle alternative che lo sono. Si possono scaricare liberamente da internet, basta una semplice ricerca. Anche questo sito è basato su software libero. Provare non costa nulla.
Fortunatamente al morboso voyeurismo di FBI e soci c'è un rimedio: l'utilizzo di software libero ed open source. Più sicuro, perché il codice è aperto, quindi visibile e controllabile da tutti; in altre parole, se qualcuno infilasse del codice malevolo all'interno di un qualunque software, che comunque viene controllato e vagliato continuamente da una moltitudine di persone, programmatori, sviluppatori, volontari membri delle varie comunità di sviluppo, verrebbe ben presto scoperto. Pertanto è quasi impossibile che ciò accada. Tra i sistemi operativi aperti vi sono quelli basati su kernel Linux o BSD (oltre ad essere a codice aperto sono quasi sempre gratuiti), tra i sistemi di instant messaging vi sono quelli che utilizzano il protocollo XMPP (jabber) e tra i sitemi VOIP, che utilizzano il protocollo SIP (che nulla ha a che vedere con l'omonima ex società dei telefoni italiana), abbiamo ad esempio Ekiga, Linphone, Kphone, SFLphone. Questi sistemi operativi e programmi sono quasi tutti gratuiti, basta controllare la licenza, e se non lo sono esistono comunque delle alternative che lo sono. Si possono scaricare liberamente da internet, basta una semplice ricerca. Anche questo sito è basato su software libero. Provare non costa nulla.
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