F-35 la barzelletta dei cieli

Inviato da harvey lomax il Sab, 02/01/2014 - 20:36
Argomento
La questione relativa agli aerei F-35 sta diventando sempre più una barzelletta. Non solo per come la questione viene trattata dal governo italiano, bensì soprattutto per il progetto in sé. F-35B three-viewNon sono bastati i continui problemi tecnici degli anni precedenti, lo stratosferico innalzamento dei costi, le battaglie ideologiche in Parlamento, il recente rapporto del Pentagono che li classifica come inaffidabili, l'annuncio che il numero di posti di lavoro che si creano in Italia in seguito al progetto è in realtà dimezzato rispetto alle previsioni iniziali. Forse il prossimo mercoledì 5 febbraio qualcosa cambierà, ed anche i falchi che insistono sulla necessità di un ammodernamento della flotta aeromobile si renderanno conto che il Lightning II F35 è un bidone in tutti i sensi. I 21 componenti del Pd della Commissione Difesa della Camera presenteranno l' "Indagine parlamentare conoscitiva sui sistemi d'arma" al gruppo parlamentare democratico, cercando di far passare la linea dei costi troppo elevati, sia in rapporto all'effettiva necessità, che rispetto al possibile concorrente Eurofighter.
Al di là di quello che sarà il percorso del progetto F35 in sede istituzionale, ciò che non si comprende è come mai questa ostinazione verso quegli apparecchi. E' vero che anche altre nazioni si sono nel tempo mostrate interessate, ma anche alcuni fra i clienti più interessati, come la Corea del Sud, ha avuto mesi addietro dei ripensamenti, e l'ordine che sembrava dovesse partire verso le fabbriche americane, è stato stoppato ed è stata bandita una nuova gara d'appalto, insieme ai concorrenti F22 ed Eurofighter. Proprio quest'ultimo è sempre stato scartato dai precedenti ministri della Difesa, La Russa, Di Paola, e da quello attuale Mauro. Eppure si tratta di un velivolo che svolgerebbe egregiamente i compiti tattici assegnati, è più maneggevole, e soprattutto è fabbricato in Europa. Qualcuno potrebbe asserire che le capacità stealth dell'F35 sono migliori. Già, ma a cosa servono se non puoi volare quando ci sono i fulmini? Il caccia cinese J-31. Image source: Sina WeiboE se poi vogliamo dirla tutta, la tanto paventata superiorità dell'F35 è già stata messa in dubbio da diversi analisti, i quali ritengono che quando (se) esso diverrà totalmente operativo, si ritroverà a rivaleggiare con i caccia cinesi di quinta generazione, Chengdu J-20, considerato l'avversario dell'F22, e lo Shenyang J-31 “Gyrfalcon”, opposto all'F35. Sempre che non ci sia il temporale.

Insomma, non si capisce perché l'Eurofighter non venga considerato dai nostri vertici militari.
Dell'acquisto beneficerebbero non solo le casse dello stato, che spenderebbe meno rispetto al bidone stealth, ma essendo interamente fabbricato in Europa, vi sarebbero positive ricadute sotto il profilo occupazionale, non si dovrebbe dipendere da tecnologia aliena (USA), e contemporaneamente si incentiverebbe lo sviluppo tecnologico in casa nostra. Per dovere di cronaca, c'è anche chi ritiene che i costi per l'Eurofighter siano maggiori, anche quelli di esercizio, e che i posti di lavoro che verrebbero a crearsi con i nuovi orinativi sarebbero inferiori a quelli del concorrente. Personalmente non ho modo di verificare le cifre, pertanto riporto tale fonte, in modo che possiate farvi un'idea anche sentendo un'altra campana. In quell'articolo si evidenzia anche il discorso relativo alla portaerei Cavour: i velivoli in sua dotazione sono a decollo verticale, e gli Eurofighter non hanno tale capacità, perciò bisognerebbe ricorrere comunque agli F-35 B. Vero, ma ancheCavour e Garibaldi sono ormai vecchie, perché rincorrere il passato e non pensare direttamente ad una nave in grado di ospitare aerei che decollino con la catapulta? Oppure rinunciare agli aerei a decollo verticale ed utilizzare soltanto elicotteri. Secondo il sottoscritto è inutile rifoderare il dicano con tappezzeria costoso, visto che tanto andrà cambiato.
Per ultima una considerazione: vero è che il parco aerei è obsoleto, e che bisogna rinnovare. Tuttavia, a quanto servono realmente tutti i velivoli previsti nel contratto d'acquisto degli F35 (90)? Gli scenari tattici non sono più quelli del dopoguerra o del conflitto del Golfo. Oggi un attacco areo da parte di altre nazioni è alquanto improbabile. Oggi la guerra si fa con ordigni sporchi, con la guerriglia, si combatte sulla rete. Il confine caldo è quello meridionale, e personalmente ritengo improbabile un attacco aereo da parte di qualche nazione africana... meglio spendere piuttosto per navi anfibie, pattugliatori di marina, natanti agili e veloci che vadano a sostituire qualche fregata. Per l'Italia, l'emergenza viene dal mare.