Secondo il South China Morning Post, Edward Snowden, la talpa del Datagate, ha lasciato Hong Kong ed è diretto a Mosca con un volo commerciale. La notizia è stata in seguito confermato dal governo di Hong Kong che ha provveduto ad informare gli USA. Questi ultimi avevano chiesto l'estradizione del 30enne, ma l'ex colonia aveva rifiutato asserendo che la domanda non rispettava in pieno i requisiti legali. Sembra comunque che Mosca non sia la destinazione finale del fautore del Datagate, si ritiene che egli possa essere diretto in Islanda oppure in Ecuador, o addirittura Cuba, secondo fonti russe. Sembra inoltre che Wikileaks abbia aiutato il fuggiasco per richiedere asilo a qualche nazione. A cosa sia dovuta la fuga è attualmente un mistero. Snowden non si sentiva forse più sicuro ad Hong Kong, oppure il governo cinese gli ha fatto intuire che la sua presenza poteva creare imbarazzo, e lo ha invitato a scegliere una nuova destinazione. Qualunque essa sia, sarà difficile per il paese ospitante resistere alla pressione diplomatica degli USA che intendono processare l'uomo per accuse che potrebbero costargli 30 anni di carcere.
Nel frattempo sono emerse nuove rivelazioni in merito allo spionaggio massivo degli USA a carico della Cina. L'agenzia americana NSA ha, secondo Snowden, perso di mira la Tsinghua University di Pechino, la più famosa università cinese, nel corso di quest'anno. Una serie di attacchi informatici ad uno dei più importanti hub della rete universitaria su cui transitano informazioni scientifiche, commerciali, economiche, ecc.
Altro bersaglio è stato il network del maggior provider di fibra ottica di Hong Kong: Pacnet, i cui computer sono stati attaccati nel 2009. Oltre a connettività fisica, offre numerosi servizi come data center, cloud computing e sulle proprie reti transita un'infinità di dati.
Ultimo in ordine di tempo, lo scandalo che riguarda gli SMS; sempre Snowden ha affermato che la NSA da tempo intercetta i messaggi SMS spediti dagli ignari cittadini cinesi. Le prove di ciò sarebbero ancora nelle mani di Snowden. La notizia ha fatto ulteriormente infuriare il governo di Pechino, che ha dichiarato che gli USA sono il più grande nemico del mondo per quanto riguarda lo spianaggio nell'IT, accusandoli di aver recitato a lungo la parte dell'innocente vittima degli altrui attacchi informatici.
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