Corea del Sud, incostituzionale la legge contro l'anonimato in rete

Inviato da harvey lomax il Lun, 08/27/2012 - 21:56
Argomento

Buone notizie per cittadini sudcoreani. La tanto discussa norma del 2007, che obbligava gli utenti a registrarsi sui vari servizi internet, utilizzando nome, cognome e codice fiscale reali, e stata dichiarata anticostituzionale.

 La Corte Suprema ha infatti stabilito che quella legge limita la libertà d´espressione dei cittadini, senza raggiungere lo scopo per cui era stata creata. Essa fu introdotta per responsabilizzare i cittadini sul rischio di diffamazione e sul bullismo, che in quel periodo avevano causato il suicidio di alcuni studenti, ma anche di attori famosi. Ciò aveva provocato molta indignazione presso l´opinione pubblica, e pertanto il governo aveva introdotto l´obbligo di utilizzare i propri dati reali per registrarsi sui siti coreani, in modo tale da poter immediatamente risalire agli autori di eventuali post diffamatori od episodi di bullismo online. La Corte ha stabilito che il diritto a poter esprimere le proprie opinioni in maniera anonima è sacrosanto, e che comunque è sempre possibile risalire all´untore tramite il suo indirizzo IP (a meno che non si usi un sistema anonimizzante come proxy, vpn, ecc). Inoltre i contenuti ritenuti diffamanti possono essere rimossi dalle piattaforme ospitanti.
A margine di ciò, e stato messo in evidenza come gestire e custodire un´enorme mole di dati riservati degli utenti sia molto dispendioso, e porti ad un tasso di rischio troppo elevato, come confermato da recenti episodi di furto di dati personali di decine di milioni di cittadini.

L´introduzione della norma non aveva sortito i risultati sperati, mentre gli utenti si erano spostati verso servizi all´estero.
Ancora una volta e stato dimostrato come la censura a priori sia completamente inutile, ma anzi sortisca effetti opposti a quelli desiderati. Fortunatamente, qualcuno incomincia a comprenderlo.