TG5, Sollecito, i manga ed il solito mucchio di idiozie

Inviato da harvey lomax il Dom, 01/27/2008 - 19:12
Argomento
Ieri sera, sabato 26 gennaio 2008, abbiamo avuto occasione di assistere all'ennesimo servizio-spazzatura su di un telegiornale. Intendo il servizio che parlava di Raffaele Sollecito e dell'omicidio di Perugia andato in onda sul TG5 di Canale 5. Lo trovate a questo indirizzo. Non so purtroppo chi sia l'autore del servizio, ma esso contiene un vero campionario di scemenze. Lo scopo è chiaro. Ancora una volta si cerca di scaricare colpe di efferati delitti sui cartoni animati giapponesi (detti anche anime) e sui fumetti (manga). Non avendo nulla da scrivere, non c'è niente di meglio che una bella caccia alle streghe contro i cartoni animati giapponesi, che puntualmente i mass-media ci ripropongono. La superficialità e l'ignoranza con cui vengono trattati questi argomenti mi lasciano veramente allibito, è il classico atteggiamento di chi, non avendo niente da dire, tenta di catturare l'attenzione proponendo argomenti scabrosi e morbosi, dei quali per altro non vi è traccia nei due manga messi sotto accusa dal giornalista. Chi ha scritto il servizio incolpa precisamente due manga, Trigun ed un altro di cui non si cita il titolo, dei quali comunque vengono mostrate le immagini in televisione. Il servizio, parlando di quest'ultimo, riferisce che il protagonista del manga Akira Fudo è un ragazzo timido ed impressionabile, che assiste allo stupro ed omicidio di una sua amica. Ovviamente l'accento viene posto sullo stupro e l'omicidio. Inoltre viene riferito che il nome del personaggio è anche la password del computer di Sollecito. Bene, il manga in questione è Devilman che molti dei 30enni 40enni di oggi hanno visto in televesione quando erano piccoli. A questo punto è lecito pensare che questi siano divenuti tutti assassini e stupratori. Poco importa che nel manga Akira sia un uomo-diavolo che tenta di difendere l'umanità dall'attacco dei demoni (e qui non mi soffermerò sulla simbologia della lotta tra bene e male volutamente strutturata dall'autore Go Nagai, che alla fine di tutta la storia lascia capire quanto sottile sia la loro linea di separazione). Dunque si tratta di un personaggio assolutamente positivo, che difende i deboli a costo della propria vita. E' lapalissiano che il giornalista autore del servizio non abbia mai visto né il manga né l'anime di Devilman, ma è chiaro che è facile accusare un fumetto giapponese, che nell'immaginario collettivo, grazie alle erronee informazione fornite dagli ignorantissimi mass-media, sono accozzaglie di morbosità, sesso proibito e violenza. Tutti argomenti che quotidianamente il TG5 e gli altri telegiornali ci propongono senza preoccuparsi tanto del fatto che magari ci sono anche dei bambini che stanno guardando. Non sono in grado di dire se nel manga ci fosse la scena di uno stupro, nell'anime non c'è. Mi pare di poter dire che il fattaccio, se presente, abbia un'importanza del tutto marginale all'interno di tutta la storia. Tuttavia, il giornalista si è soffermato proprio su questo. E lo scopo è solleticare la morbosità degli ascoltatori. Nessuno gli avrebbe dato retta se avesse detto che la storia raccontava di un adolescente che combatte contro dei mostri. In quanto all'altro manga di cui si parla, Trigun, che il giornalista pronuncia pure in maniera errata, questo viene descritto come la storia di un personaggio che causa una strage, sul cui capo pende una taglia da 60 milioni di dollari (nel fumetto si chiamano doppi dollari). L'autore del servizio non dice che in realtà il personaggio combatte per difendere deboli ed oppressi, che la taglia sul suo capo è frutto di un equivoco e che la strage a lui imputata sia stata provocata indirettamente dal suo antagonista principale. E che non vi sia traccia di stupri. E' bastato che l'ivoriano Rudy Hermann Guede utilizzasse il nome del manga come password del computer per scatenare la fantasia del giornalista. In pratica questi ha costruito un intero servizio su argomenti di cui non sa niente, senza eseguire uno straccio di verifica. Sia chiaro, alcuni manga contengono scene di sesso, anche violento (per questo sono definiti hentai, ed altri scene con abbondanza di sangue e violenza, ma cosa si cerca di processare esattamente? Il contenuto secondo alcuni discutibile? Ma allora che differenza c'è tra una scena di sbudellamento in un fumetto ed una trasmessa in prima serata alla televisione? Perché un fumetto di Go Nagai è esecrabile, mentre un Pulp Fiction di Tarantino è un capolavoro? Perché a parità di contenuto un fumetto giapponese viene messo alla berlina e marcato come depravato, violento diseducativo? Diseducativo per chi, visto che i manga NON sono un prodotto dedicato ai bambini, con qualche rara eccezione, come per esempio i Pokémon, ed un adulto la sua “educazione” ce l'ha già da un pezzo? No signori, qui si sta facendo un processo ai manga ed agli anime in quanto tali, perché se si facesse un processo ai contenuti, allora tutta l'editoria in Italia dovrebbe essere messa sotto processo. Ci sono infatti alcuni argomenti che giornalisticamente parlando attirano sempre: argomenti di carattere sessuale, che più sono morbosi e raccapriccianti meglio è, la pedofilia, internet, gli extracomunitari, i cartoni animati giapponesi, il gossip ed anche il calcio. Argomenti apparentemente molto diversi l'uno dall'altro, ma che in comune hanno la capacità di amplificare la risonanza della notizia. Per esempio, se un italiano stupra una donna, la notizia viene data in un certo modo, ma se è stato un extracomunitario, ecco allora che essa viene amplificata. Se un tizio ammazza un tale conosciuto in un bar, nessuno ne parla, ma se i due tizi si sono conosciuti in una chat, ecco che diventa una notizia a cui dare risalto. Ed è perfettamente inutile negare che le cose non stiano così, perché è sotto gli occhi di tutti coloro a cui funzionano ancora almeno tre neuroni! Così il giornalismo nostrano ci si butta a pesce sperando di raccattare un po' di audience, stimolando i bassi istinti del pubblico e contribuendo a rinforzare gli stereotipi di cui sopra. Allora il perveso chi è, quello che legge i fumetti giapponesi, o quello che scrive solo di notizie pruriginose? Sono tutti stupratori, le migliaia di persone che leggono fumetti giapponesi, o non è forse che a qualcuno interessa solamente trovare del torbido anche quando non c'è, con la scusa della notizia da dare? Oppure c'è qualcuno dietro che sta tentando di condannare Sollecito prima ancora di un processo? Si sta forse tentando di inculcare nell'opinione pubblica la sensazione che lo studente, anche in mancanza di prove concrete, sia comunque un poco di buono perché legge manga, e pertanto è probabile che sia in qualche modo coinvolto nell'omicidio della ragazza inglese? Sarebbe veramente terribile, ma credo che il dubbio debba venire. Lasciamo dunque che sia la magistratura ad indagare ed accusare, e certo becero giornalismo lasciamolo perdere. Che Sollecito sia colpevole o innocente, deve esserlo per un omicidio, e NON perché legge fumetti giapponesi. Il sevizio, dopo altre luminose considerazioni, conclude con la frase ...tutte coincidenze?. Rifletti su questo, amico giornalista: il nome della società per cui lavori, Mediaset, è composto da 8 lettere. E di 8 lettere è composto anche il nome Raffaele. Tutte coincidenze? Ma piantiamola di ricorrere a questi mezzucci, abbiate un po' di dignità per voi e per il vostro lavoro! Comunque se ti può consolare, non sei l'unico a dire scemenze. Anche il quotidiano inglese The Sun ha scritto un articolo con stupidaggini a proposito di Akira. Il link si trova qui. Secondo chi ha scritto l'articolo, la password di Sollecito era Akirafuga. L'articolo dice testualmente: ”Akira è un personaggio di un fumetto manga sado-maso. Fuga in italiano significa - e qui viene tradotta la parola fuga in inglese - Una delle storie di Akira, spiega come l'eroe scappa dopo aver tentato di stuprare (delle) studentesse - students in inglese, immaginiamo che l'autore intendesse ragazze -. Ecco un altro che non ha capito un niente! Va bene che sei inglese e non parli l'italiano, ma qui andiamo veramente nel mondo del mago di Oz! Akirafuga! Ma che vuol dire! Allora perché non Akirafiga! O Akiraruga. Sono rimasto basito quando l'ho letto, e non ho potuto esimermi dall'inviare una lettera di protesta al quotidiano, che riporto integralmente qui sotto.

Dear Sirs, I hope I've sent this email to the right address; if not, please forward it to the right email address or to the author of the article I'll talk about. I've just red your article at this address: http://www.thesun.co.uk/sol/homepage/news/article711493.ece I just would like to make some considerations about it. First, the author of the article wrote the the password of the computer of Raffaele Sollecito is "akirafuga". That word doesn't mean anything in Italian, as well as in any other language. "fuga" doesn't stand for "flee", there has been a missunderstanding. I don't know if your reporter didn't hear well, or if it was a typing error of some press agency... the passwor of the pc is "AKIRAFUDO", where Akira is the first name and Fudo the family name of a character of a very famous manga of Go Nagai. The name of the manga is "Devilman" and talks about a boy who fights against evil monsters coming from the hell to conquer the world. Therefore Akira Fudo has a positive attitude and behaviour, he tries to help humans against the monster. Then, Second consideration: where is the sado-maso story? The rape of students? For sure not in the manga Devilman! Maybe you're talking about this: http://www.mangaupdates.com/series.html?id=133 And... by the way, in that manga a group of boys try to rape Akira, who is a female character; in japanese both male and female can get the name Akira. In the article is written that Akira "ran after trying to rape students." Therefore, this is wrong. Moreover, this is not what has been shown on the Italian tv, where they have shown some pages of the manga Devilman, confirming it was the same which has been found in Sollecito's home. Then which is the real manga which has been found? Who has given a wrong news? The Italian tv or The Sun? Somebody made errors for sure! Third, a general consideration: Stop criminalizing the Japanese comics and cartoons. Theare are thousands readers of manga in every country (included ME!), are they all criminals? Please let the police do its own job: Sollecito, if guilty, must be guilty for a murder, a rape, etc, not for reading mangas! All the articles talking about that homicide focus on the fact that Sollecito reads manga. And because for the public, mangas are just something dirty, full of sex and violence, the following sillogism automathically comes out in the mind of the readers: Sollecito reads mangas; Mangas are something dirty and pervert; Sollecito is for sure a bad person because he reads manga. Then he must be guilty, becasue there's something rotten in his mind, a good boy doesn't read mangas! A journalist, shouldn't write such sentences, like in the article I mentioned above, written just for the purpose of pushing the reader's mind in a certain direction, even it's not explicitly declared... let readers/listeners create their own opinion about the news, be impartial! Last: And sorry if I'm rude, but why many journalists talk and write about things they don't know?? Best regards La Firma PS:Sorry for my not perfect English, I hope you can understand it anyway. I would be glad to get your reply especially if my considerations and descriptions of the events above are wrong. Ora aspetto di vedere cosa e se mi risponderanno.