E' ufficiale, i coloni americani erano cannibali.

Inviato da harvey lomax il Sab, 05/11/2013 - 21:01
Argomento

La notizia ha fatto capolino nei giorni scorsi sui principali quotidiani.

Uno studio condotto dagli archeologi dello Smithsonian Institute di Washington (Bones docet), ha individuato su di uno scheletro segni inequivocabili di cannibalismo. Lo squardo inquietante dei Fine Young CannibalsIl ritrovamento è stato fatto in Virginia, presso l'antico insediamento di coloni inglesi di Jamestown, alla foce del fume James. Si tratta dei resti di una ragazza di circa 14 anni, la cui morte risale al 1609 - 1610. Una vicenda dai contorni cupi, che vide la fondazione della cittadina appena due anni prima da parte di coloni provenienti dall'Inghilterra. In quei primi anni i pionieri dovettero affrontare numerose avversità, e non sempre riuscirono a farvi fronte. L'insediamento di Jamestown fu falcidiato dal freddo e dalle malattie, ma anche dagli indiani Powhatan che vedevano il proprio territorio invaso. Molti uomini morirono nei combattimenti, e le donne, gli anziani ed i bambini si ritrovarono nella condizione di dover far fronte alle necessità alimentari senza
poter contare sulla forza degli uomini per procacciare selvaggina. Gli scavi archeologici hanno evidenziato i resti di animali domestici come cavalli, cani e gatti, che servirono da succulente pietanze in quel duro periodo. La vicenda di Jamestown lasciò supporre il fatto che ua vota terminati i gatti e gli altri animali, gli abitanti dovettero ricercare un'altra fonte ricca di proteine e grassi per poter sopravvivere; come confermato dallo studio archeologico, tale fonte si rivelò essere la carne umana. I jamestowniani furono dunque cannibali, si nutrirono dei propri simili andando così a costituire la base di quella dieta alimentare che nel corso dei secoli spopolò in tutto il mondo.
Non è chiaro se la ragazzina fu uccisa per essere mangiata o se morì per altre cause. Gli studiosi hanno rilevato che il cranio fu aperto per asportarne il cervello, una prelibatezza che però si deteriora in fretta, un po' come la trippa in scatola lasciata fuori dal frigo. Successivamente furono mangiati la lingua, le guance e i muscoli di una gamba. Le asportazioni non furono effettuate da un macellaio professionista: come tutti i cannibali, i primi esperimenti culinari comportano sempre qualche difetto d'esperienza.
La scoperta ha importanti risvolti antropologici e sociali. Sino ad ora mancava una prova concreta dell'esistenza di pratiche di cannibalismo in Nord America. Da ora anche gli Stati Uniti potranno vantarsi di aver avuto antenati mangiatori di uomini, un privilegio che sino ad ora la cultura occidentale preferiva affibiare a popolazioni ritenute primitive, retrogade  e selvagge.
Esiste tuttavia una fondamentale differenza, per esempio fra i tagliatori di teste del Borneo, ed i fini degustatori di carne umana della Virginia: i primi coloni americani erano sì cannibali, ma cannibali democratici!

Ritorna alla natura!