Australia, squalo malmenato da bullo subacqueo

Inviato da harvey lomax il Mar, 01/24/2012 - 17:07
Argomento

Australia, terra di misteriosi riti aborigeni, di pelosi marsupiali depositori di uova e di inutili filtri su internet.

OpenClipArt Library, by user dias. License CC0 PD DedicationAustralia, terra al di sotto dell'equatore dove tutto è capovolto, come la vicenda di bullismo nei confronti di un povero squalo. Tutto è accaduto presso Coral Bay, ad un migliaio di chilometri a nord di Perth, sulla costa occidentale. Alcuni giorni fa, uno piccolo squalo tigre di 3 metri stava pacificamente nuotando per i fatti suoi a qualche centinaio di metri dalla riva. Stava probabilmente rientrando a casa dopo una dura giornata di lavoro, a ritrovare il sorriso inquietante di moglie e figli. Improvvisamente, un gruppo di subacquei gli si è avvicinato. Il loro capo, il 26enne David Pickering ha iniziato ad infastidirlo, producendo un sacco di bolle col suo snorkel (attività che nella comunità degli squali australiani è considerata una grave offesa) e forse anche insultandone la mamma. Poi il giovane bullo è passato alle maniere forti, colpendo lo squalo con calci e pugni. Quest'ultimo ha tentato una flebile difesa mordicchiando il braccio del subacquee, ma è stato poi costretto dal proprio mite carattere alla fuga. Il 26enne è poi anche andato in giro per bar ed ospedali a vantarsi delle proprie vili azioni.

Si tratta evidentemente dell'ennesimo episodio di bullismo nei confronti di un pesce. tematica di cui non si parla mai abbastanza sui media. Soprattutto in quest'ultimo periodo in cui siamo tutti presi da questione economiche e sociali, il bullismo non fa più notizia. Ed è qui che la Gazzetta del Cadavere interviene, riportando alla ribalta un increscioso episodio di cui non avremmo mai voluto raccontare. Siamo convinti che il governo australiano debba fare qualcosa per punire questi bulli che se ne vanno al mare per mettersi in mostra ed infastidiscono i pesci e le loro famiglie. Innanzitutto punire questi giovani ribelli, chiudere i loro profili Facebook e Twitter, e poi oscurare su internet siti come www.fishing.com e www.spearfishingplanet.com
Oggi stiamo qui a parlare di una rissa, ma domani potrebbe venir fuori un coltello, od un fucile subacqueo. Vogliamo aspettare che ci scappi il morto prima di intervenire?