Talpa e controtalpa

Inviato da harvey lomax il Lun, 07/01/2013 - 12:42
Argomento

Oggi a me, domani a te.

Più o meno quanto accaduto alla fondazione Wikileaks conferma l'impressione di un mondo in cui lo spionaggio avviene a 360 gradi e, come dimostrato dal recente caso Snowden, non risparmia nessuno. Se Wikileaks da un lato raccoglie le altrui sofiate, è stata stavolta essa stessa vittima di una talpa infiltrata. Un giovane di 18 anni, Sigurdur Siggi Thordarson, è riuscito a guadagnarsi la fiducia del fondatore Julian Assange, e per tre mesi ha passato informazioni all'FBI, ricavandone un compenso di 5000 (miseri) dollari. Tre mesi di stipendio da impiegato. Oltre a tradire la fiducia di Assange e dei suoi, non si è certo rivelato un abile affarista. Ricevuta degli 8 hard disk fornita dall'FBI a Thordarson. Immagine utilizzata secondo fair use in quanto non sostituibile da altra equivalente. Fonte: Wired.comIl losco individuo ha consegnato agli USA otto hard disk contenenti log delle chat, video e un vasto assortimento di informazioni sulle personalità coinvolte nelle attività di Wikileaks. Tutto ciò accadeva nel 2011, all'epoca delle incursioni di LulzSec, con i quali Thordarson aveva preso dei contatti per spingerli ad azioni contro siti governativi islandesi, spacciandosi per portavoce di Assange. Tali contatti furuno utilizzati come pretesto dall'FBI per potersi recare in Islanda ed agire invece contro Wikileaks ed Assange.

In realtà pare che il giovane abbia una personalità contorta, tendente alla menzogna. Ha creato un sito dove vendeva magliette di Wikileaks, intascandosi il ricavato. La fondazione, una volta scoperto, lo licenziò, ed egli iniziò quindi a chiedere soldi all'FBI per la propria collaborazione. Fu in quell'occasione che ricevette i 5000 dollari per gli hard disk. Oggi il giovane si trova in Islanda ad affrontare accuse connesse a reati finanziari e di evasione, per tale motivo la vecchia vicenda è giunta solo ora alla ribalta, grazie ad un'intervista di Wired.

Inutile dire che i danni causati da Thordarson a Wikileaks sono enormi, e molti dei collaboratori, anche occasionali, si sono ritrovati nel mirino dei federali. Due collaboratori hanno rivelato, alcune settimane fa, che Google ha consegnato il contenuto dei loro account su Gmail alle autorità USA (fatto che ha poi spinto il giornalista di Wired ad indagare ed intervistare Thordarson).