Il terzo processo per l'omicidio della giornalista, avvenuto nel 2006, si è concluso con cinque condanne. Ergastolo per il ceceno Rustam Makhmudov, esecutore materiale, e per e il presunto organizzatore, suo zio Lom-Ali Gaitukaye. I due fratelli di Makhmudov, Ibragim e Dzhabrail, sono stati condannati a 12 e 14 anni di carcere, mentre 20 anni sono stati comminati all'ex ufficiale di polizia russo Sergei Khadzhikurbanov, il quale partecipò all'organizzazione. Nel 2012, un altro ex poliziotto aveva patteggiato la pena: si tratta di Dmitry Pavlyuchenkov, che sta scontando 11 anni di carcere.
La giornalista è stata uccisa a causa dei suoi articoli riguardanti la guerra in Cecenia e le malefatte dell'esercito russo nei confronti dei civili. Nonostante le condanne, a distanza di otto anni, non sono ancora emersi elementi a carico di coloro i quali furono i mandanti politici dell'assassinio, le persone che realmente avevano interesse a mettere a tacere per sempre la povera Anna. Tutti noi sappiamo a chi si fa riferimento.
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