Wikileaks, anche Germania e Brasile nel mirino dell'NSA.

Inviato da harvey lomax il Sab, 07/04/2015 - 18:41
Argomento

Dopo aver rivelato che l'NSA, la famigerata agenzia statunitense dedita allo spionaggio, ha intercettato comunicazioni riservate non solo dei vertici politici francesi, ma anche di quelli economico - finanziari, il copione si ripete con Germania e Brasile. Pochi giorni fa Wikileaks ha rivelato che gli USA, grazie a tale attività di spionaggio, sono venuti a conoscenza di un tentativo di Francia e Germania di istituire un nuovo trattato europeo atto a contrastare future crisi finanziarie come quella in corso. Il fatto risale al 2011 e le vittime delle intercettazioni americane (69 numeri di telefono diversi, corrispondenti presumibilmente ad altrettanti individui) sono annoverati fra i più stretti collaboratori dell'Eliseo e della controparte teutonica. Da quanto emerge, pare che la Svezia fosse piuttosto favorevole al nuovo trattato, soprattutto dopo il rifiuto della Gran Bretagna a farne parte (i compagni di merende dell'NSA). Inoltre anche comunicazioni riservate relative alla crisi economica greca da parte di Angela Merkel e dei suoi collaboratori furono carpite illegalmente. Gli USA vennero dunque a conoscenza di tali fatti e poterono regolarsi conseguentemente nelle relazioni con gli alleati da essi stessi traditi.
L'unita dell'agenzia statunitense protagonista delle intercettazioni si chiama Special Collection Service (Scs) ed opera protetta dall'immunità diplomatica, potendo agire da ambasciate e consolati. Tale unità in Italia ha due sedi, una a Milano ed una a Roma, da cui gli Stati Uniti intercettano allegramente le comunicazioni dei nostri leader politici e le maggiori personalità di finanza ed economia. Chi intercetta l'Italia e gli altri paesi d'Europa è per inciso la stessa nazione con cui l'Europa ha intavolato la contrattazione per instaurare il TTIP, un trattato economico di libero scambio tra EU ed USA il cui scopo finale è quello di far divenire l'Europa una colonia statunitense.

Per quanto riguarda il Brasile, le rivelazioni odierne succedono a quelle del 2013 dove si scoprì che l'NSA aveva intercettato il cellulare personale di Dilma Rousseff, presidente del Brasile, il Ministrero dell'Energia e delle Miniere, nonché le comunicazioni con i vertici della società petrolifera statale verdeoro, la Petrobas. Oltre a lei, le comunicazioni milioni di cittadini furono catturate. Tuttavia, dopo l'iniziale rottura diplomatica fra le due nazioni, la recente visita di Barak Obama ha portato ad un riavvicinamento, forzato da una crisi politica interna che richiedeva alla Rousseff una riaffermazione personale. La visita d'altro profilo rischia però di risultare inefficace in seguito ai documenti pubblicati oggi da Wikileaks e rilanciati come sempre da The Intercept. Una cospicua lista di eminenti personalità del mondo economico e finanziario, oltre che politico, della nazione sudamericana è risultata essere stata oggetto delle attenzioni dell'NSA. Source: WikileaksPersonalità del massimo livello, distinte per settore. Secondo quanto pubblicato, emerge che le intercettazioni furono attuate già a partire dal 2010 quando era in carica il presidente Lula. Indignazione è stata espressa da diverse vittime, mentre l'NSA dichiara che "il dipartimento non è implicato in alcun atto di spionaggio economico" nemmeno a livello informatico; tuttavia il direttore della National Intelligence James Clapper riferisce che "Non è un segreto che l'intelligence collezioni informazioni di carattere economico e finanziario", ma che "Non viene fatto uso delle capacità di intelligence per rubare segreti commerciali delle compagnie straniere per conto di quelle statunitensi". Allo stato attuale non vi sono indizi che tali attività siano cessate.

Ancora una volta dalle rivelazioni di Wikileaks emerge un quadro sconcertante in merito alle attività dell'agenzia americana NSA a danno di nazioni che nei discorsi ufficiali vengono sempre descritte come partner insostituibili ed affidabili, soprattutto in merito alla lotta contro il terrorismo. A questo punto appare però lapalissiano a chiunque come il cumulo di fandonie degli USA non possa essere ritenuto attendibile nemmeno dal più ingenuo dei bambini. Al di là del comitato dei cinque spioni (USA, GB, Australia, Nuova Zelanda e Canada), gli alleati degli Stati Uniti sono solo dei fantocci senz'anima da sfruttare a proprio piacimento e da utilizzare nel proprio scacchiere politico ed economico per riaffermare la propria egemonia su scala globale. Nel frattempo l'ossequiosa politica europea si affretta ad accettare supinamente le regole del trattato commerciale TTIP voluto dalle potenti lobby economiche e finanziarie per estendere il proprio potere e profitti a danno dei cittadini. Un trattato che è avversato in Europa da milioni di individui (lo testimoniano i milioni di firme raccolte e le continue iniziative volte a smascherarne i reali effetti) , ma che persino negli USA è continuamente bersagliato da critiche sia di milioni di comuni cittadini che di esponenti del mondo politico ed economico.