Forze armate francesi affossate da un virus per Windows: la sicurezza è un optional

Inviato da harvey lomax il Mar, 02/10/2009 - 12:22
Argomento
L'aereonautica militare francese è stata messa al tappeto dal virus informatico Conficker. Per diversi giorni i ploti non sono stati in grado di ricevere ordini attraverso i sistemi informatizzati. Si è dovuto ricorrere alla posta tradizionale ed al telefono. Pare che l'infezione fosse iniziata il 12 gennaio, ma quando i tecnici se ne sono accorti, era già tardi. Il virus si era già propagato enormemente, causando seri danni al sistema. Il portavoce della marina, Jerome Erulin ha tentato di rassicurare tutti minimizzando gli effetti del virus, negando perdite di dati o fughe, ma come sempre, quando ci sono di mezzo i militari, c'è poco da credere. Si vocifera che in realtà debbano ancora comprendere la reale entità dei danni patiti. Il virus, noto anche col nome Fido, infetta i computers con sistema operativo Windows, ed essendo la maggior parte dei pc dei militari equipaggiati con tale sistema operativo, esso si è propagato velocemente. Infatti su tali computers non erano stato aggiornato l'antivirus. Come tutti gli esperti informatici sanno (ed anche gli utenti un po' smaliziati), aggiornare l'antivirus è infatti una pratica inutile e superflua, perché tanto nessuno va su siti dove si possono prendere worms, o apre allegati email inviati da sconosciuti. Secondo Defense Tech, anche il Ministero della difesa britannico avrebbe ricevuto la visita di Conflicker, come pure migliaia e migliaia di altri computers in tutto il mondo. Tutto ciò mentre in Gran Bretagna e Canada si discute in merito all'adozione di software open source (vedi Punto Informatico), e la società americana Fortify Software interviene sulle dichiarazioni dei tories, che parlano di resistenze nell'adozione di software open source, di interventi insufficienti per il suo inserimento nelle istituzioni, asserendo che il software libero è pericoloso per la sicurezza, che i produttori di applicazioni commerciali sono invece più attenti e rapidi sotto il profilo della sicurezza, perché hanno più da perdere, che i rischi per le aziende che usano software open source sono quindi maggiori, perché esposte alle lune degli sviluppatori, i quali, sempre secondo la società USA, non terrebbero in dovuta considerazione il fattore sicurezza. Intanto forse bisognerebbe distinguere il discorso, una cosa sono i programmi utilizzati, un'altra sono i sistemi operativi. E' un dato di fatto inconfutabile che i sistemi operativi Windows siano molto più facilmente attaccabili (per vari motivi, anche non dipendenti dagli sviluppatori), e che il rapporto pc con SO Windows/pc infetti sia enormemente più elevato rispetto a pc con altro SO/pc infetti. Altri conti devono essere fatti per gli applicativi, per i programmi. Un software open souce come il web server Apache, che gira sia su Windows che su altri sistemi operativi, è di gran lunga più sicuro ed affidabile di un Internet Information Serves, il web server della Microsoft. Perciò sarebbe proprio interessante capire da dove provengano i dati sfagiolati da Fortify Software (loro parlano di indagine interna), come siano stati elaborati, e come facciano ad affermare certe assurdità quando tutti gli studi indipendenti di settore hanno dimostrato l'esatto contrario. Il software open source è più sicuro. Comunque se a voi piace farvi del male, continuate pure ad usare il vostro software proprietario. Ma ricordatevi di pagarlo, perché a differenza di quello open source, esso non è gratuito.