Vietnam condannati al carcere altri sette attivisti

Sette attivisti per la democrazia e per la difesa dell'ambiente sono stati condannati per un periodo da due ad otto anni di prigione. Nel corso del solito processo farsa tenutosi nella provincia di Ben Tre, in Vietnam, una corte ha liquidato gli imputati al termine di un procedimento durato soltanto un giorno, infliggendo loro una condanna per sovversione. Gli attivisti si erano macchiati dell'infame colpa di aver aiutato alcuni residenti a denunciare la confisca dei propri terreni da parte del governo locale, che li ha poi rivenduti. Gli imputati sono stati anche riconosciuti colpevoli di associazione col partito fuorilegge Viet Tan ed una setta cristiana, i cosiddetti cristiani Montagnardi. Il processo si è tenuto a porte chiuse, con polizia in tenuta antisommossa a sorvegliare l'edificio ed i simpatizzanti che si erano radunati al di fuori. Agli imputati non è stato permesso di vedere né familiari né avvocati sin dal momento dell'arresto, avvenuto un anno fa. Ancora una volta il viscido regime vietnamita da un a parte continua a proclamare a gran voce i propri pregressi in materia di diritti umani, dall'altra accusa e condanna oppositori ed attivisti per sovversione e terrorismo. I processi farsa si susseguono come un copione già scritto, che prevede la condanna senza alcuna possibilità di difesa. Secondo le stime sono circa 500 gli attivisti, religiosi e prigionieri politici richiusi nelle celle del Vietnam.