La Corte Suprema della Gran Bretagna ha accettato di esaminare il ricorso di Julian Assange. Il caso del giornalista potrà dunque essere esaminato dal più alto gradi della giustizia d'oltremanica, a cui si rivolgeranno a breve i suoi avvocati, allo scopo di evitare l'estradizione in Svezia.
Nel frattempo Wikileaks rilancia sul mercato delle soffiate on line, ed incomincia a rilasciare una serie di documenti riguardanti intercettazioni e spionaggio, sotto il nome di Spy Files. I documenti sono pubblicati in Italia dal settimanale l'Espresso Il mercato delle intercettazioni è in mano ad aziende occidentali, che lavorano al soldo di governi ed agenzie, spiando ed intercettando a destra ed a manca. Uno scenario orwelliano o forse anche peggiore, che molti possono avere già intuito da tempo, ma che ora si svela, almeno in parte. I retroscena economici di questo business, fatto di aziende in grado di spiare, profilare, intercettare chiunque ed ovunque, sulla rete e fuori. Tecnologie occidentali che oltre che essere utilizzate nel "democratico" Occidente, vengono vendute a governi senza scrupoli e dittature, a regimi che perseguitano i propri cittadini. Nonostante ciò, si tratta di un business assai fiorente, ed ovviamente, fincheé entrano soldi, i governi occidentali si guardano bene dall'interferire. Tanto più che tali pratiche potrebbero non essere legali nemmeno da noi.
Al di là del contenuto dei documenti forniti, ciò su cui si vuole puntare il dito, è l'esistenza di tali aziende, delle tecnologie, e del loro impiego, ignorati dalla gran parte della popolazione, e rendere la gente capace di comprenderne il pericolo.
Alcuni documenti tuttavia lasciano intuire quanto di marcio vi sia sotto: contratti tra aziende e dittature come quella di Gheddafi, con tanto di elenco di nomi di personaggi invisi al regime.
Si tratta solo di un assaggio che prelude a nuove inquietanti rivelazioni. Stay tuned!
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