Big Brother giapponese in uno smartphone

Inviato da harvey lomax il Dom, 03/14/2010 - 19:39
Argomento
In Giappone l'azienda KDDI ha sviluppato un sistema di telecontrollo dei dipendenti basato su di uno smartphone. In pratica, questo apparecchio, dotato di accelerometri ed opportuno firmware, invia dati ad un server centrale, che li elabora, e permette di capire se chi lo porta sta camminando, correndo, se sta salendo le scale ecc. Ciò grazie a particolari algoritmi sviluppati dalla KDDI. Tali dati, uniti a quelli forniti dal GPS del telefono, permetterebbero ai datori di lavoro di avere un controllo pressoché completo sui dipendenti, alla faccia della privacy. Certo, lo smartphone deve essere sempre portato dal dipendente, ma se questo in fase di assunzione venisse "costretto" a firmare una sorta di liberatoria nei confronti dell'azienda, quest'ultima avrebbe infine pieno potere sull'individuo. Una tecnologia scellerata se utilizzata in quest'ambito. "Ci piace pensare alla nostra creazione più come un sistema premuroso e materno che come un sistema di controllo in stile Grande Fratello" - hanno dichiarato i dirigenti di KDDI - ma è chiaro che dietro alle benevole parole si cela l'interesse a soddisfare la morbosa volontà di controllo di managers e spioni vari del paese del Sol Levante. Attivisti per i diritti umani hanno già iniziato a protestare, ma la paura è che la nota passività dell'opinione pubblica nipponica dinnanzi a questo tipo di argomenti permetterà a tecnologie come quella succitata ed altre a venire di imporsi sul mercato.