Argomento
Alle 20.45 è morto il governo Prodi. Era stata posta la fiducia, ma è stato battuto al Senato. Un radiocronista ha definito basiti i parlamentari di sinistra, che erano evidentemente convinti di vincere. C'hai creduto, faccia di velluto, come mi dicevano all'asilo. Ma c'era da aspettarselo. La crisi, aperta da Mastella dopo essere stato inquisito per le note vicende, aveva due sbocchi: o il governo otteneva la fiducia grazie ai voti dei senatori a vita e di qualche altro, oppure, come è successo grazie alla ritirata dell'Udeur, è caduto. Ora quali saranno gli scenari futuri? C'è la possibilità di un Prodi bis, se si riuscirà a ricompattare in qualche modo le alleanze, ma a questo punto è un'ipotesi poco probabile. Un'alternativa è quella di un governo di transizione guidato da un uomo che possa raccogliere ampi consensi (leggi: una delle solite facce note che gironzola da quelle parti da 150 anni), in modo tale da arrivare alla stesura della nuova legge elettorale, cosa che riterrei a questo punto auspicabile. Il problema è che questa legge nessuno la vuole. E mi ci gioco la camicia coi baffi che era questo lo scopo del caro onorevole M.: far cadere il governo cosicché si andasse subito alle urne, con la vecchia legge. In tal modo, il referendum sulla legge elettorale diverrebbe inutile, ed piccoli partiti si salverebbero le chiappe ancora una volta. A questo punto l'ipotesi più probabile è che il presidente Napolitano sciolga le Camere, possibilmente col loro contenuto, e che si vada alle elezioni con le vecchie regole.
Mastella, dimettendosi da ministro, ha ritirato l'appoggio del suo partito al governo, e di ciò deve assumersi la responsabilità politica. Un partito intero, che ritira il proprio sostegno, perché "costretto" dal leader indagato. Una questione puramente personale, che va a causare un fatto così grave quanto una crisi di governo. Un atteggiamento arrogante, irritante, spocchioso. Si tratta veramente di qualcosa che ti fa ribollire il sangue, leggere dichiarazioni di complotti a proprio danno, di necessità da parte dei partiti dell'ormai ex governo di sostenere le proprie dichiarazioni profferte nel corso dell'ultima relazione; un vero e proprio ricatto politico questo, che per fortuna non ha avuto successo. Un uomo indagato con alcuni familiari, che si permette di ricattare un governo. Se fosse capitato ad un normale cittadino, non sarebbe certo andata così, ma evidentemente la solidarietà bipartisan stavolta non è andata al di là di qualche sorriso. Probabilmente perché la crisi era già nell'aria.
Ancora una volta, è stato dimostrato che la causa dell'instabilità dei governi in Italia è dovuta principalmete ai micro partiti che tengono letteralmente in ostaggio i vari esecutivi. Se qualcuno non era pienamente convinto della possibile modifica di questo aspetto, richiesta dal referendum, se ne può ora rendere conto. Siamo all'anarchia ormai, gli interessi di pochissimi contano più del resto della popolazione. La casta è ancora qui, più viva che mai, e quelli che dichiarano di non appartenervi sono probabilmente i primi a rientrarci. Questo paese è uno schifo (politicamente parlando ma non solo), tutte le settimane prego Shub Niggurath affinché mandi le truppe di San Marino a conquistarci e governarci. Peggio di così, cosa potrebbe esserci? I talebani? Bush? Pol Pot? Ma smettiamola di dire che c'è chi sta peggio di noi! E' un atteggiamento vigliacco ed irresponsabile, significa rinunciare a rivendicare il proprio diritto a migliorare il mondo! E per ciò, il primo passo è prendere coscienza di tutta la merda in cui quotidianamente ci rotoliamo, nosto malgrado. E buon appetito a tutti!