Brevetti software, la battaglia continua

Inviato da harvey lomax il Dom, 10/26/2008 - 10:29
Argomento
Nonostante il parlamento europeo abbia già affrontato la questione, rigettando le richieste delle lobbies del software che richiedevano la brevettabilità del medesimo, la questione viene continuamente ripropinata col chiaro scopo di abbattere le barriere sino ad ora innanlzate, prendendole per sfinimento. Freedom for a a Free Information Infrastructure, un'associazione che si batte contro i brevetti sul software, ha denunciato le grandi pressioni dell'industria internazionale sulle istituzioni europee. Il software è già tutelato dal diritto d'autore, ciò che le lobbies vorrebbero arrivare ad ottenere è la brevettabilità del codice, dell'algoritmo. Per spiegare in poche parole, una società potrebbe scrivere un programma che consente di costruire e far funzionare un sito per il commercio elettronico: brevettando questo concetto, nessuno potrebbe più costruirsi un programma che fa la stessa cosa, uccidendo così la libera concorrenza. Si badi bene, non si tratta di copiare il codice del programma originario, ma semplicemente di scriverne un altro ex novo che ottenga lo stesso risultato o uno simile. Per assurdo, si potrebbe arrivare anche a brevettare le singole semplici routines che eseguono compiti basilari, come aprire un file, leggerlo o scriverlo, cosa che renderebbe impossibile a chi non detenesse i diritti di scrivere alcun programma, eliminando così qualunque concorrente a meno di non pagare cifre esorbitanti per i diritti. Per i non addetti ai lavori, potremmo fare un esempio ancora più semplice: è come se un bel giorno a qualcuno venisse in mente di brevettare una semplice operazione aritmetica, per esempio "1+1=2"; tutti coloro i qualli si trovassero a dover utilizzare tale operazione, in banca, al supermercato, dal gommista, a scuola, all'ospedale, dovrebbero pagare per l'utilizzo. Certo, questo è un esempio limite, ma il concetto di base è questo. Ed è perfettamente inutile dire "Si ma tanto è così assurdo che non accadrà mai". Sta già accadendo, e riguarda tutti noi, perché se si arrivasse a poter brevettare le singole righe di codice che eseguono semplici funzioni, sarebbe la fine della concorrenza, la fine dell'innovazione, milioni di posti di lavoro andrebbero in fumo! E sarebbe anche la fine del software libero e di quello gratuito. Esistono già casi in cui i singoli stati europei hanno consentito di brevettare alcune idee, come eseguire pagamenti su internet utilizzando una carta di credito, come recita Stop Software Patents sul suo sito. Per tentare di stoppare ancora una volta l'arroganza delle lobbies del software internazionali, la succitata associazione promuove l'ennesima petizione contro i brevetti software, tentando di aggragare in una sola voce cittadini, associazioni dei consumatori, aziende (che lo sottolineeamo, coi brevetti avrebbero molto ma molto da perdere), politici. Sul sito sono disponibili i dettagli dell'iniziativa, che vi invitiamo caldamente a leggere. La petizione è disponibile qui. stopsoftwarepatents.eu petition banner