Argomento
L'ambizioso progetto di Nicholas Negroponte, quello di fornire laptops a basso costo ai bambini dei paesi del terzo mondo, ha forse cambiato strada. In un precedente articolo, disponibile qui, avevamo descritto sommariamente il progetto, il primo di questo tipo, che sulla carta si presentava piuttosto ambizioso. Inizialmente aveva raccolto numerosi consensi ed importanti partnerships, nonostante i rischi dell'impresa e le non poche difficlotà, tra cui quella di contenere il costo del laptop. Anche per raggiungere tale scopo, inizialmente sulle macchine veniva installato solamente il sistema operativo GNU Linux, da un po' di tempo a questa parte invece, alcune di esse vengono consegnate con un sistema operativo proprietario, Windows XP della software house Microsoft. Paesi che hanno o andranno a beneficiare di questa nuova caratteristica sono, per il momento, Perù e Colombia. La mossa non ha comunque lasciato indifferenti i sostenitori del software libero. Richard Stallman, punto di riferimento per tutti coloro i quali sono coinvolti in questo movimento, ha fortemente criticato l'iniziativa di cambiare sistema operativo. Tuttavia secondo alcuni non si tratterebbe di un repentino cambio di direzione. Dal management di Fedora, progetto nato in seno a Red Hat, provengono rumors secondo cui in realtà OLPC continuerà ad essere prodoto con linux installato (ciò perché alcuni componenti standard non sarebbero compatibili con Windows XP), e che in realtà la notizia dei pc venduti col sistema operativo della casa di Redmond sarebbero più che altro frutto di un'iniziativa, diciamo così, pubblicitaria, in quanto si tratterebbe di modelli modificati per supportarlo, e destinati a tests. Tanto rumore per nulla? Staremo a vedere.