Brexit, è fatta!

Inviato da harvey lomax il Ven, 06/24/2016 - 17:06
Argomento

Stamane quando ho sentito la notizia alla radio, non ci potevo credere. I cittadini della Gran Bretagna hanno votato per uscire dall'Europa. Dopo l'omicidio della povera Jo Cox, ad opera di un terrorista bianco e cristiano (chissà come mai nessun media l'ha evidenziato) legato all'ultradestra, i sondaggi pendevano chiaramente a favore del "remain", tanto da lasciar pensare ad un'ipotesi complottistica riguardante i reali mandant dell'assassinio.Source: publicdomainpictures.net by user Petr Kratochvil. License CC0 Public Domain Tuttavia il popolo britannico non c'è cascato. Il mio cuore si è colmato di gioia nell'apprendere che finalmente una nazione che è sempre stata una palla al piede per l'EU ha finalmente deciso di andarsene. Certo, dispiace per quei britannici che realmente credevano nell'unità spirituale, etica e morale, ma d'altro canto sono felice che tutti coloro i quali millantavano disastri economici inimmaginabili per tutto l'universo, scusate l'eufemismo, se lo siano preso in saccoccia. In queste settimane non abbiamo fatto altro che sentire eminenze grigie e maghi della finanza minacciare l'apocalisse in caso di uscita dall'Europa. Non uno che si sia speso nell'affrontare temi al di là di quelli economici. L'Unione Europea è solamente un'unione economica, ma dei sentimenti delle persone, non frega niente a nessuno, e la Brexit ne è il naturale risultato. Il risultato di una nazione che non ha mai voluto l'unità monetaria, che ha sempre marciato diversamente nei rapporti con gli USA: ve lo ricordate il Datagate, che ha visto i due uniti nel proclamare la legittimità delle proprie becere azioni di spionaggio di massa, anche economico, a fronte delle proteste di tutti i governi del vecchio continente, Italia esclusa ovviamente? Senza contare le politiche militari che prevedono che quando una delle due bombarda, l'altra la segue incondizionatamente. Che dire poi della diversa tassazione che ha permesso a numerose multinazionali di installarsi lì a condizioni favorevolissime, evadendo di fatto milioni e milioni di euro di tasse presso gli altri stati? Beh, ora se esse vorranno fare affari con noi dovranno cambiare sede e pagare! Lo stesso dicasi poi per tanti personaggi famosi che hanno deciso di prendere la residenza in Gran Bretagna.
Ammettiamolo: la nazione d'Oltremanica è ancora prigioniera dei fantasmi del proprio impero coloniale, incapace di ammettere i propri errori (tra cui le centinaia di migliaia di morti causati dal proprio imperialismo), ha perseguito una politica di distacco rispetto all'EU su numerose questioni, dall'immigrazione alle tasse, dalla politica estera al famigerato Datagate, non solo privilegiando legittimamente i propri interessi, ma pretendendo spesso di mantenere privilegi ed ottenere eccezioni su regole che tutti i paesi membri dovevano osservare. Diciamolo chiaro e tondo: la Gran Bretagna non è mai stata parte dell'Europa, se non nel cuore di qualche di qualche romantico; gli altri molto probabilmente erano soltanto spaventati dalle possibili conseguenze economiche. Dispiace per i primi, non per i secondi, che saranno ora liberi di siglare accordi commerciali tipo TTIP con Stati Uniti ed altri compagni di merende.
Per ultimo, mi fa veramente ridere il balletto di speculatori, finanzieri, politici, economisti ed analisti, che da ore ed ore pinagono lacrime sui propri miliardi destinati, secondo loro, a diminuire, lasciando l'intera popolazione sul lastrico: sì... un lastrico d'oro per loro! Piagnistei degni di un poppante isterico fatti da gente il cui unico interesse è il proprio portafogli, e non la volontà ed i bisogni dei cittadini. Ed allora Brexit sia, con tanto di brindisi. Si dia inizio alle danze.