Argomento
Nel lontano 1997 comparve ad Hong Kong la prima smart card contactless per permettere il pagamento del biglietto sui mezzi pubblici. Fu chiamata Octopus card. Da allora le sue funzioni sono considerevolmente aumentate, così come la sua diffusione. Può essere utilizzata come una carta di credito, è ricaricabile, e funziona anche su internet. Il numero di carte in circolazione è stimato in 17 milioni. Viene prodotta dalla Octopus Holdings Limited, guidata, fino a pochi giorni fa dalla CEO Prudence Chan. La testa della piovra (o meglio del polpo) è stata infatti recisa, a causa di un grosso scandalo. Secondo quanto riferito dalla donna, dal 2006, la compagnia avrebbe guadagnato 5,7 milioni di dollari americani dalla divulgazione presso sei società dei dati personali di circa 1.97 milioni di propri clienti. La vendita dei dati personali a scopo di profitto senza il consenso della persona non è consentito secondo le vigenti norme di Hong Kong. La notizia ho costretto la manager alle dimissioni, con tanto di pubbliche scuse e lacrime di coccodrillo. La stessa ha infatti aggiunto di non aver mai violato la legge (ciò che ha fatto non è infatti perseguibile penalmente), e che tutto il clamore suscitato dalla vicenda è stato causato da una gestione inappropriata delle informazioni. Inoltre la stessa Prudence Chan aveva precedentemente affermato di non aver mai ceduto i dati personali dei propri clienti a terzi. E' quindi evidente che era conscia di commettere un atto quantomeno inappropriato e che se venuto a galla avrebbe messo la compagnia in cattiva luce. Nonostante ciò ha avuto la faccia tosta di presentare il tutto come un equivoco, tentando di passare come martire per salvare la faccia della società. Come direbbero i nostri politici inquisiti: "Mi dimetto per il bene del partito"...
Il governo locale sta ora pensando a delle nuove norme a tutela della privacy dei cittadini. Meglio tardi che mai.
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