In seguito al furto di codice subito dal gruppo hacker indiano Lords of Dharmaraja, Symantec ha invitato i propri clienti a non utilizzare il proprio programma pc Anywhere.
Sebbene il codice trafugato risalga al 2006, sarebbe infatti alto il rischio di falle presenti, che se scoperte da malintenzionati potrebbero compromettere la sicurezza dei computer interessati. Nel frattempo l'azienda sta rilasciando patches per tutte le vulnerabilità che sta scoprendo, ed ha intenzione di rilasciare una nuova versione non appena tutte le falle saranno state coperte.
Di sicuro Symantec, che è una società che si occupa di sicurezza, fra le altre cose, non ci fa una bella figura. Prima afferma che i server bucati non sono suoi, poi che i sorgenti trafugati sono troppo vecchi per costituire un reale pericolo; infine si rimangia tutto ed invita i clienti a non utilizzare i programmi a rischio per le versioni compromesse. Il prossimo step quale sarà, il consiglio di spegnere il pc ed andare tutti a casa? Ciò fino allla prossima campagna di marketing quando si vanterà della sicurezza ed efficacia dei propri prodotti. Esperienza ed affidabilità? Non basta vendere tanti cd di antivirus per essere il re della sicurezza. Tutte, e diciamo tutte le aziende che se ne vanno in giro a magnificare l'infallibilità dei propri prodotti dovrebbero invece farsi un bel bagno d'umiltà. Soprattutto quanti vanno decantando la presunta maggior sicurezza dei programmi closed source rispetto agli open source.
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