Argomento
Colpo grosso di un gruppo di hacker presumibilmente provenienti dall'Arabia Saudita. Secondo quanto annunciato sulla piattaforma di microblogging Twitter, gli hacker hanno trafugato, ed iniziato a rilasciare, dati riguardanti circa 400.000 cittadini israeliani. Si va da numeridi carte di credito, ad nomi, cognomi, indirizzi, numeri di telefono, email, password, numeri di previdenza sociale, elenchi di clienti di siti web. Una mole enorme di dati che, stando a quanto pubblicato sulla piattaforma pastebay, è stata utilizzata dagli hacker per finanziare le proprie attività, dall'acquisto di hardware a servizi di VPN, spazio su web, software, eccetera.
Il collettivo si dichiara facente gruppo di Anonymous, e si identifica con lo pseudonimo Group-XP. Dichiara di aver compiuto l'attacco for the Lulz di vedere i cittadini e le banche israeliane inguaiate. A noi rimane comunque il dubbio che una certa matrice politica dietro l'attacco ci sia. E quando si tratta di Israele, non potrebbe essere altrimenti. Non ci si può quindi meravigliare se i presunti autori del worm Stuxnet, il famigerato worm che colpì gli impianti nucleari iraniani, siano divenuti ora essi stessi bersaglio di piratesche incursioni telematiche. Il messaggio di Group-XP contiene, secondo l'intelligenze israeliana, alcuni riferimenti che lasciano pensare che si tratti un atto di cyber guerra, piuttosto che di un atto dimostrativo sullo stampo di quelli di Anonymous. Effettivamente, il proclamarsi Wahabiti, l'eccitazione per i problemi causati proprio ai cittadini israeliani, e la dichiarazione di aver utilizzato i l denaro per propri scopi, lasciano intendere che Anonymous non abbia nulla a che fare con l'attacco.
Il collettivo si dichiara facente gruppo di Anonymous, e si identifica con lo pseudonimo Group-XP. Dichiara di aver compiuto l'attacco for the Lulz di vedere i cittadini e le banche israeliane inguaiate. A noi rimane comunque il dubbio che una certa matrice politica dietro l'attacco ci sia. E quando si tratta di Israele, non potrebbe essere altrimenti. Non ci si può quindi meravigliare se i presunti autori del worm Stuxnet, il famigerato worm che colpì gli impianti nucleari iraniani, siano divenuti ora essi stessi bersaglio di piratesche incursioni telematiche. Il messaggio di Group-XP contiene, secondo l'intelligenze israeliana, alcuni riferimenti che lasciano pensare che si tratti un atto di cyber guerra, piuttosto che di un atto dimostrativo sullo stampo di quelli di Anonymous. Effettivamente, il proclamarsi Wahabiti, l'eccitazione per i problemi causati proprio ai cittadini israeliani, e la dichiarazione di aver utilizzato i l denaro per propri scopi, lasciano intendere che Anonymous non abbia nulla a che fare con l'attacco.
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