Argomento
Il ricorso presentato dai legali di Julian Assange, il fondatore di Wikileaks, contro la sua estradizione in Svezia è stato respinto pochi giorni fa. Rimangono ora solo poco più di una decina di giorni per fare ricorso presso la Corte Suprema britannica, ma occorre convincere i togati d'oltremanica ad accettare il caso, visto che tale corte tratta solo casi di grande importanza giuridica. In caso affermativo, al fondatore di Wikileaks verrebbe prolungato il periodo di libertà vigilata.
Appare comunque difficile al momento, pensare che la Corte Suprema possa ribaltare le sentenze precedenti. E' evidente che il cerchio intorno ad Assange sta per chiudersi, e l'estradizione in Svezia per il caso di presunto stupro appare inevitabile. Come sarà, a quel punto anche piuttosto probabile la susseguente estrazione negli USA, che da tempo fanno pressione affinché il canuto hacker possa finire nelle grinfie delle varie agenzie governative statunitensi che non vedono l'ora di torcergli il collo. Negli USA le accuse imputategli sono molto pesanti, rischierebbe anche la condanna a morte.
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