Svezia, i paradossi del copyright

Inviato da harvey lomax il Lun, 10/03/2011 - 12:54
Argomento

The Pirate BayKafkiana la situazione che si è venuta a verificare in Svezia. DoubleTrace, società specializzata in monitoraggio delle reti P2P (in questo specifico caso parliamo di torrent su The Pirate Bay) allo scopo di individuare eventuali infrazioni del copyright, ha individuato una serie di indirizzi IP colpevoli, rifiutandosi però di mostrare prove inconfutabili che li colleghino alla violazione. Fin qui nulla di strano, se non fosse che tali indirizzi appartengono allo Svenska Filminstitutet, ovvero l'istituto svedese per lo sviluppo della cinematografia. In pratica una di quelle associazioni che si dice vittima della pirateria. Si può immaginare l'imbarazzo che la notizia ha destato presso il Ministero della Cultura ed all'interno dell'istituto stesso, il quale ha fatto però successivamente sapere di aver svolto delle indagini interne. Da queste pare che nessun impiegato o dipendente si sia macchiata dell'orrendo crimine. Piuttosto, è possibile che qualcuno abbia approfittato della connettività gratuita offerta presso la sua biblioteca oppure il ristorante annesso. La tesi difensiva è quindi evidente: lo Svenska Filminstitutet non può essere ritenuto colpevole, qualcuno ha utilizzato i suoi indirizzi IP per scaricare illegalmente del materiale, di ciò esso non può essere responsabile. In altre parole, un soggetto non può essere ritenuto colpevole di infrazione del copyright soltanto perché l'indirizzo IP incriminato appartiene ad esso. Ma guarda... ma se fino ad ora l'industria discografica ha sempre sostenuto il contrario!