Anonymous Italia: Non siamo stati noi

Inviato da harvey lomax il Gio, 07/28/2011 - 20:48
Argomento
In un comunicato sul proprio blog la sezione italiana del gruppo Anonymous ha affermato, anche a nome di LulzSec, di non essere coinvolta nell'operazione che nei giorni scorsi ha preso di mira il CNAIPIC. Nel corso dell'azione, secondo quanto affermato dai protagonisti, circa 8GB di dati erano stati trafugati. Il gruppo responsabile sarebbe NKWT, che oggi ha rilasciato altri 200MB di dati, e che come si può vedere nel comunicato di qualche giorno fa, era comunque citato. Gli hacktivisti nostrani si dissociano dunque dall'azione, assicurando di non essere in possesso dei file. Da quanto si può leggere sul loro account Twitter, pare invece che LulzSecITA sostenga, almeno moralmente, l'impresa. Va da sé che nel marasma generale di gruppi che nascono e muoiono, di utenti che passano dall'uno all'altro, è difficile capire chi sta con chi, anche perché all'interno di uno stesso gruppo possono esservi visioni discordanti. Dal canto suo, il CNAIPIC sostiene che quei documenti non sono loro, e che potrebbero appartenere ad un server di una rete gestita da una società di Finmeccanica; molti sarebbero stati manipolati, altri proverrebbero da altre fonti non specificate. I numeri di protocollo dei documenti intestati della Polizia Postale non sarebbero originali. Intanto continua l'operazione di chiusura dei conti su PayPal da parte dei sostenitori di Anonymous, come segno di protesta contro l'arresto della diciannovenne Mercedes Renee Haefer. Se gli hacker si muovono, la polizia non rimane però con le mani in mano: da oltremanica fanno sapere di aver arrestato uno degli elementi di spicco, conosciuto con lo pseudonimo Topiary, membro sia di LulzSec che di Anonymous. Pare si tratti di un ragazzo di 19 anni delle Isole Shetland, ma secondo qualcuno, si tratterebbe dell'ennesimo granchio delle forze dell'ordine.
Img by exailedsurfer, from http://www.artificialeyes.tv/node/931
NOTA A proposito dei file rilasciati da NKWT, pare che alcuni di essi contengano del codice che permette di tracciare chi li apre (in attesa di una pulizia che gli stessi hacker stanno approntando) Uomo avvisato...