I cuscinetti posti sotto le zampe rendono imprevedibile il loro rimbalzo Tre ragazzini rubano un gatto per giocarci a calcio. A Villanova Guidonia, vicino a Roma, la polizia è riuscita, in seguito alla denuncia della proprietaria dell' animale, ad individuare i responsabili della vicenda. Interrogati, i tre hanno raccontato la loro storia. Un venerdì pomeriggio i giovani, che noi chiameremo Bino, Cino e Dino per tutelare la loro privacy, si ritrovano nella piazza centrale del loro paese, ed incominciano a girovagare. Ad un certo punto cosa vedono? Un simpatico batuffolo di pelo che si avvicina saltellando sulle sue quattro zampette. A quel punto i tre si guardano in faccia e pensano: "Allora cosa facciamo? E' meglio starsene seduti al bar a fumare e bere alcool minando così la nostra salute di giovani virgulti, o è meglio praticare della sana attività fisica improntata allo stimolo dello spirito sportivo e dell' amicizia?". La risposta pare ovvia, così i ragazzini incominciano a giocare felici, immemori delle vicende di doping che durante lo scorso campionato di calcio avevano così ferocemente minato la loro ingenuità. Ed il gatto, altrettanto esuberante, prende a saltellare qua e là, a zompettare, a rimbalzare, fino allo sfinimento. Fino a sgonfiarsi del tutto, proprio come un pallone. In seguito a questa vicenda un po' tutti si sono scagliati contro chi capitava: gli animalisti contro i bambini, i bambini contro i produttori di gatti sgonfi, gli psicologi contro i cartoni animati giapponesi, i genitori contro la scuola, la maggioranza di governo contro l' opposizione, la SIAE contro chi ha autorizzato la partita senza pagare i diritti, mentre i netturbini hanno giustamente protestato per il supplemento di lavoro dovuto alla rimozione dei residui del gatto. Chi ha ragione? Chi a torto? Non lo sappiamo. Non lo vogliamo sapere. Non ce ne frega assolutamente niente.
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