Argomento
L'Italia ce l'ha fatta. Lo scorso 1 agosto è finalmente riuscita a vincere il Campionato Europeo di baseball. Era dal 1997 che non conquistava la prima piazza in questa competizione. In finale ha battuto l'eterna rivale, l'Olanda per 8-4. Una vittoria per cui gli aggettivi si devono sprecare. Splendida innanzitutto, perché assolutamente limpida, conquistata contro una grande squadra, sulla carta superiore, ma che nulla ha potuto contro il cuore e la caparbietà degli azzurri. La sconfitta con la Svezia, la vittoria sul filo del rasoio con la Germania, e quella schiacciante contro l'Olanda alla fine del girone, ci hanno regalato diverse consapevolezze. La prima, quella di non essere invincibili, come poteva far presagire lo splendido girone disputato fino all'incontro con gli svedesi; capire che basta perdere un attimo la concentrazione o affrontare qualunque avversario con troppa leggerezza per incorrere in una sconfitta. La seconda, è la consapevolezza di essere una squadra vera, che non molla mai, e che ora, a differenza di altre occasioni, è in grado di reagire nei momenti di difficoltà. La terza, è la consapevolezza che l'Olanda non è imbattibile, che pur con i suoi tanti campioni può essere messa alle strette.
Queste tre partite sono state a nostro giudizio, la chiave di volta del torneo.
Nemmeno la prevalenza di tifo per gli orange nella finale è riuscito a spostare l'ago della bilancia di un match estremamente emozionante, con tanti colpi di scena e momenti ad alta tensione sportiva.
Uno di questi lo abbiamo vissuto già al primo inning, col primo battitore arancione incontrato dal lanciatore partente Tiago Da Silva: dopo sei lanci, Kingsale batteva un home run. Un colpo che si è fatto sentire, tanto da costringere ad una prima visita sul monte di lancio. Mossa azzeccata, visto che da Silva sembrava riprendere pian piano fiducia e riusciva a concludere l'inning lasciando le basi piene. Un inizio che poteva lasciar pensare ad un incontro completamente diverso al precedente, con l'Olanda a riaffermare facilmente la propria supremazia e la compagine di Mazzieri destinata alla figura di vittima sacrificale. D'altro canto subile un home run col lead off avrebbe potuto pietrificare chiunque. Chiunque ma non questa Italia, che alla ripresa del gioco reagisce immediatamente e fa capire agli avversari di non essere scesa sul diamante per prenderle. Granato e Chiarini conquistano il sacchetto, Mazzanti consente loro di raggiungere casa base grazie ad un doppio. Lo stesso poi riusciva a segnare grazie ad una volata di sacrificio del catcher Angrisano: 3-1 per l'Italia. Nelle riprese successive sia Da Silva che il partente orange Markwell riescono a tenere bloccato il risultato; meglio l'olandese, ma la difesa italiana si stringe intorno al suo lanciatore, e quando la palla arriva i corridori avversari non fanno mai molta strada. Memorabile la presa al volo del nostro prima base Ramos Gizzi sul temibile Kemp. La partita di Da Silva finisce al terzo inning: non una grandissima prestazione, ma dopo il solo homer all'inizio è stato comunque molto bravo a riprendersi ed a limitare i danni. Al suo posto entra il giovane Cicatello, che molti pensano destinato a rimanere sul monte giusto per chiudere l'inning. Invece no, il pitcher nostrano incomincia a fare vedere i sorci verdi all'Olanda. I suoi "sommergibili" risultano indigesti, ed anche quando riescono a battere, la difesa italiana è pronta a chiudere. Così Mazzieri decide di lasciare Cicatello sul monte di lancio anche nelle riprese successive. E fa bene. Al sesto inning entra anche il rilievo olandese, Boyd, molto temuto inizialmente, ma che non si rivela essere in forma. Mazzanti e Ramos Gizzi salutano la sua entrata con due fuori campo consecutivi da un punto ciascuno: che botta! Se prima era stato Da Silva a trovarsi in questa situazione, ora era il pitcher orange a dover affrontare un pessimo inizio. Siamo così sul 5-1, un punteggio che potrebbe lasciar dormire sonni abbastanza tranquilli, ma non contro l'Olanda. Asjes sostituisce il povero Boyd all'inizio della settima ripresa; subisce due valide, ma non punti. All'ottavo inning termina anche il match di Cicatello, dopo aver subito due battute valide; gli subentra Pezzullo, chiamato con lo scopo di eliminare al piatto il temuto mancino Engelhardt per poi lasciare presumibilmente il posto a qualche compagno. Invece no. il battitore arancione batte una valida che consente al compagno Legito di raggiungere casa base dalla terza. I piani di Mazzieri vanno in fumo, siamo ancora a zero eliminati. Brutta situazione. Entra il lanciatore Griffantini, sperando che i sui missili ci tolgano le castagne dal fuoco. Tuttavia l'inizio fa rizzare i capelli ai tifosi azzurri: lancio pazzo che consente all'olandese Jong di siglare un ulteriore punto. 5-3, poi due eliminati al piatto, ma l'Olanda riesce a segnare ancora con Engelhardt. Griffantini confeziona poi il terzo K. Una parte alta dell'ottavo inning da brividi, il vantaggio azzurro si è ridotto al lumicino. Un piccolo punto a cui rimanere disperatamente aggrappati, ma ora è il turno italiano in battuta. Tratteniamo il respiro. Si parte con una base ball per Ramos Gizzi. Un singolo di Chapelli spinge Gizzi in seconda. Bunt di Angrisano malgiocato dalla difesa olandese, e le basi sono piene. Poi ancora una base ball per Santora, e si va quindi sul 6-4. Van Kampens sostituisce Asjes sul monte, ma ormai appare chiaro che la partita e nelle mani dell'Italia e che solo questa può vincerla o perderla. Ad ogni modo il pitcher orange ci fa un altro regalo, colpendo Avagnina che va così in prima base, mentre Chapelli ci porta sul 7-4. Poi un lancio pazzo su Granato che consente ad Angrisano di segnare il definitivo 8-4. Chiarini e Mazzanti vengono lasciati al piatto, l'inning termina. L'ultimo attacco olandese finisce nei guantoni della difesa azzurra. E' il trionfo, l'apoteosi. Per i giocatori, per Mazzieri, per Mike Piazza e tutto lo staff, per i tifosi. Ma soprattutto, lo speriamo vivamente, una vittoria per tutto il movimento del baseball e del softball in Italia. Grazie ragazzi!
World Junior Baseball Championship 2010
La nazionale italiana ha terminato la propria avventura all'ottavo posto avendo perso lo spareggio per il quinto posto contro l'Olanda (8-5) e quello per il settimo posto contro gli ex campioni del mondo della Corea del Sud per 3-1. Tutto sommato un buon risultato per i nostri giovani, un punto di partenza per sperare in migliori piazzamenti in futuro. Per la cronaca, è stata la compagine di Taiwan ad aggiudicarsi la medaglia d'oro, sconfiggendo in finale l'Australia, vera sorpresa del torneo. Terzo posto per Cuba che ha sconfitto i padroni di casa per 8-2.
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