Ieri, giovedì 8 aprile, è scomparso Malcom McLaren. Aveva 64 anni ed era malato di cancro. Fu lui ha creare il gruppo punk Sex Pistols, uno dei primi e più famosi gruppi punk della scena inglese. Dotato di grande senso degli affari, riuscì a cavalcare l'onda del punk di cui fu egli stesso uno dei maggiori fautori, assieme alla stilista Vivienne Westwood. Essi contribuirono a creare uno dei maggiori e più controversi fenomeni del panorama del rock, alimentandone il mito negli anni. Il punk londinese deve tutto a McLaren. Senza di lui il punk non sarebbe mai esistito, se egli non avesse avuto quell'intuizione di trasformare Jonny Rotten e soci in una delle band più irriverenti di sempre, se non avesse creato quelle provocazioni che li resero famosi, perfezionato quel look, foraggiato quell'anticonformismo anche politico che contraddistingueva il movimento, oggi il mondo della musica sarebbe diverso. Egli fece ciò che nessuno aveva osato fare prima, forgiando un movimento non solo musicale, ma anche culturale, le cui caratteristiche influenzarono artisti e musicisti negli anni a venire. Ancora oggi il punk vive, con le sue molteplici facce, con tutte le sue contaminazioni. Anche oggi, l'onda punk continua ad essere rivista e rivisitata dalle nuove generazioni, che ne adottano lo spirito, l'energia, la voglia di ribellarsi allo stato delle cose. Tutto questo, lo dobbiamo al suo genio istrionico. Malcom McLaren non era punk, era il punk.
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