Le mani della CIA su Wikileaks

Inviato da harvey lomax il Mer, 03/31/2010 - 16:02
Argomento
La verità fa male. Wikileaks.org il sito che pubblica documenti che rivelano ciò che i comuni mass media non dicono, è finito nel mirino della CIA. Il sito aveva tempo fa pubblicato un documento segreto risalente a circa due anni fa, in cui viene ribadita la pericolosità del sito nei confronti di enti ed agenzie governative, e si dichiarano aperte le ostilità. Una battaglia da combattere con qualunque mezzo, sia tecnico che tradizionale. E' così accaduto che dopo aver rivelato l'esistenza di un video, che verrà pubblicato il 5 aprile prossimo, di un attacco aereo americano in Afghanistan che il Pentagono avrebbe insabbiato per coprire l'esistenza di vittime civili, due degli editori di Wikileaks, Julian Assange ed un altro, siano stati seguiti, fotografati, filmati e detenuti per 22 ore da agenti del Dipartimento di Stato o della CIA, coadiuvati da agenti del governo islandese, che però smentisce di essere coinvolto. Le notizie sono fluite sull'account Twitter di Wikileaks destando molta preoccupazione. Messaggi del tenore "Se ci succede qualcosa, sapete perché", che la dicono lunga sui metodi talebani utilizzati dalla CIA e dai suoi amici. Mentre alcuni editori venivano interrogati, pare sia avvenuto anche il sequestro di alcuni computers. Il sito media140.org ha pubblicato il 26 marzo scorso il resoconto dell'accaduto da parte di Julian Assange (assolutamente da leggere), mentre su Youtube è presente un video in lingua inglese. Wikileaks dà fastidio a molti, l'accesso al sito è inibito in Iran, Israele, Zimbabwe e Cina, forse anche in altri stati. Più volte si è tentato di farlo chiudere a colpi di carte bollate, ma per fortuna resiste, nonostante la penuria di fondi. Le agenzie governative coinvolte hanno dimostrato con questa intimidazione di non essere certo migliore di quei governi autoritari spesso condannati per mancanza di libertà d'espressione dallo stesso governo USA. La verità non pò essere a senso unico, difesa quando fa comodo ed abiurata quando si viene direttamente coinvolti. Nonostante il Presidente Obama stia tentanto un'operazione di pulizia e trasparenza all'interno delle varie agenzie governative, molte sono ancora le pagine oscure, alcune delle quali svelate da Wikileaks. Andando avanti così, sarà però sempre più difficile continuare su questa strada, la pressione è giunta ad un livello di guardia, e non si può certo biasimare gli autori del sito se prima o poi decideranno di gettare la spugna. Ma internet senza Wikileaks e siti analoghi, non sarebbe più la stessa.