La battaglia per la privacy in Germania

Inviato da harvey lomax il Gio, 03/04/2010 - 23:19
Argomento
Buone notizie per i sostenitori della privacy in Germania. La Corte Suprema ha infatti ritenuto illegittima una norma precedentemente istituita, riguardante la data retention. I fornitori di fonia ed internet dovevano conservare i tabulati delle telefonate ed i dati relativi alle connessioni su internet per sei mesi. Ciò come conseguenza di una famigerata direttiva della Comunità Europea promulgata anni fa, la 2006/24/EC, con la solita scusa del terrorismo. La Corte ha però deciso che la conservazione di quei dati è contraria alla costituzione, e pertanto la norma non è applicabile. I dati sino ad ora conservati dovranno essere distrutti. Rimane comunque il dubbio sulla possibilità di ignorare la norma europea, già ampiamente adottata dagli altri pesi, tra cui l'Italia che conserva i dati per ben due anni. E' di qualche settimana fa la notizia, pubblicata anche dal sito OpenNet Initiative, che la Germania ha deciso di abbandonare il sistema di filtri su base DNS adottato nell'estate del 2009, con lo scopo di combattere la pedofilia online. Filtri dalla riconosciuta dubbia efficacia, ma che possono essere utilizzati per censurare qualunque sito. L'esistenza di una tale infrastruttura, che può colpire potenzialmente in maniera indiscriminata, secondo diversi attivisti rappresenta una minaccia alla libera espressione già solo per il fatto di esistere. Nonostante la stretta su internet che alcune forze politiche ed esponenti delle forze dell'ordine tentano di implementare da un po' di tempo, in Germania molti gruppi di attivisti e sostenitori dei diritti civili, tra cui il Partito Pirata tedesco, si oppongono strenuamente. Ricordiamo ad esempio la manifestata volontà di inserire delle backdoors di stato in ogni computer, agli scanners negli aereoporti, alle polemiche con Google per le riprese effettuate nelle strade per il programma Street View. Nonostante ciò, secondo un recente sondaggio, circa il 25% dei cittadini teutonici sarebbe disposto a farsi impiantare un chip sottopelle, se questo dovesse consentire una più agevole salvaguardia della propria salute o facilitare gli acquisti.

OpenNet Initiative riferisce che la legge sui filtri in internet è stata firmata dal presidente Köhler il 17 febbraio. La notizia completa è disponibile qui