Argomento
Regia di Jo Dante.
Dalla Gazzetta del Cadavere n° 5, 1996.
Se fossi un piraña mi rivolgerei al TAR. Questo è già il secondo film che recensiamo su queste pagine che "tendenziosamente consegna al telespettatore un' immagine distorta delle care bestiole, lesiva della loro dignità e della loro opera", come direbbero gli ambientalisti. Oltretutto la trama è molto simile a quella dell' altro capolavoro (chi ha copiato irrigidisca i propri peli pubici): centro di ricerche finanziato dall' U.S. Army, povero vecchio demente che con Il piccolo genetista produce degli sgorbi osceni (tra cui un pesce bipede con quattro zampe e coda che assomiglia ad un rettile preistorico, veramente triste). Gli esperimenti dell' "arterio" producono piraña che, udite, udite, si riproducono con ritmi accelerati, vivono in acque dolci e salate e resistono in acqua fredda (...non si scolorano e non infeltriscono...). I due protagonisti della pellicola liberano astutamente i pesci dalla vasca che li teneva prigionieri, e questi incominciano a scorrazzare allegramente pasteggiando, tra l' altro, in una colonia di bambini ululanti (giustizia è fatta!) ed in un parco di divertimenti acquatico. Alla fine, muoiono tutti (he,he,he)... Ma veniamo al motivo principale che mi ha spinto a recensire questo documentario: indovinate perché il governo USA aveva finanziato la produzione in massa dei voraci mascelloni? Ma è lapalissiano: per nutrirsi insaziabilmente di vietcong farciti e non, nelle risaie vietnamite e lungo i corsi d' acqua (è cosa buona e giusta!). Esprimere un giudizio mi è quindi arduo; non so se Dante sia peggio come regista o come poeta...
- Trama: trita-ritrita
- Attori: nocivi
- Effetti speciali: squallore!
- Colonna sonora: nooo
- Regia: aborto
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