Caso Marrazzo: c'è sempre qualcosa dietro

Inviato da harvey lomax il Gio, 11/26/2009 - 17:58
Argomento
Sono settimane che il caso Marrazzo continua a far discutere. Televisione, giornali e riviste gossipare si buttano a capofitto ogniqualvolta recepiscono una nuova notizia, o anche soltanto una voce. Tutto ciò a causa della morbosità che attanaglia i cervelli del popolo italiano, pronto a sbavare ogni vola che sente la parola sesso. A noi personalmente non interessa il sollazzo di Marrazzo, ognuno è libero di fare ciò che crede nella sua vita privata, sempreché non infranga la legge. In quanto poi alla moralità che una persona nella sua (ex) posizione dovrebbe dimostrare, beh, mi viene da pensare che parlare di moralità in un paese come l'Italia è proprio fuori luogo. Personalmente non credo alle lacrime di coccodrillo dell'ex governatore del Lazio, né ad una presunta "conversione spirituale" che potrebbe occorrere in convento. Mi domando piuttosto quanto tempo impiegherà per ritornare sulla scena, non ho pensato nemmeno per un secondo che sarebbe sparito dalla vita pubblica del Belpaese. Chi parla di moralità spesso lo fa a sproposito, a partire da coloro i quali risiedono in Parlamento, pronti a scagliarsi contro le abitudini sessuali di qualcuno, salvo poi accumulare assenze su assenze in Parlamento, legiferare in maniera sconsiderata per fare piacere a qualcuno, occuparsi della tasca propria anziché della res pubblica o peggio, finire invischiato in corruzioni e giri di mazzette. Moralità. Mi domando con che coraggio certa gente usi questa parola. Ma non mi riferisco solo alla classe politica, ma al popolo in generale, dalla massaia che passa ore ed ore ad ascoltare i vicini attraverso le mura di casa per poi raccontare tutto alle amiche, ai giornalisti incapaci di opporsi al palazzo, a chi costruisce edifici con i crackers anziché con cemento armato, agli uomini di legge che non fanno il proprio dovere, agli imprenditori che fanno carte false pur di arricchirsi, ed anche a te, Uomo della Strada, che ti giri per non vedere. E' incredibile constatare che la notizia per tutti è che Marrazzo avesse delle consuetudini sessuali particolari. Il fatto che ci sia di mezzo un ricatto operato da esponenti delle forze dell'ordine è in secondo piano, come anche che ci siano di mezzo due morti. Ma il punto focale del caso in realtà è proprio questo. Lo spacciatore trovato esanime a causa di un'overdose, ed il transessuale Brenda, che aveva avuto rapporti con Marrazzo. Due individui morti in circostanze sospette. Il Cafasso ha assunto una dose di stupefacente che probabilmente aveva qualcosa di anomalo, forse tagliata male, mentre Brenda morta in un incendio, col suo pc nel lavandino. E poi tutti quegli altri oggetti spariti, schede telefoniche, cellulari... Non è strano che due persone coinvolte nello stesso caso muoiano in un così breve lasso di tempo? Il sospetto è che qualcuno stia cercando di fare terra bruciata, eliminando personaggi che sanno troppo, facendo sparire tracce che potrebbero condurre a qualcuno. Qualcuno a cui storie del genere potrebbero rovinare la carriera. Proprio come all'ex governatore Marrazzo. Difficile pensare che dietro a questa storia non ci sia qualcuno di un certo peso. Una persona che si può permettere di far uccidere, incendiare, e che può fare abbastanza paura da impedire a qualcuno di parlare. Non credo ad una guerra fra transessuali o a causa di questioni di droga, qualcuno potrà essere forse invischiato, ma manovrato da una regia occulta. Girano voci che Marrazzo non fosse l'unico esponente politico ad intrattenersi con transessuali. In quanto all'uso di droga poi, beh, quanti sono i parlamentari che si sono volontariamente sottoposti al test antidroga? Se non lo sapete, sono molto pochi. Un motivo ci sarà... Quale che sia il mandante, politico o no, devono esserci forti interessi, soprattutto personali, in ballo. Cosa c'è dietro, lo possiamo supporre... Chi ancora no. In Italia ci scandalizziamo se uno va con un transessuale, non se un politico si intasca milioni o se ogni 3x2 si scarcera un delinquente per decorrenza dei termini. Siamo veramente un paese di poveretti.